ANNO 14 n° 89
Condannato il gestore di
www.filmsenzalimiti.it
8 mesi di reclusione e 1.720 euro di multa la pena inflitta dal giudice
21/04/2017 - 07:18

VITERBO - Un duro colpo alla pirateria online arriva dal tribunale di Viterbo. E’ stato condannato in sede penale a 8 mesi di reclusione, per violazione dei diritti di autore, il gestore del sito pirata filmsenzalimiti.it, una delle piattaforme più famose in Italia per la visione di film in streaming. Per l’imputato, oltre al pagamento delle spese processuali, c'è anche una multa di 1.720 euro.

Il giudice del tribunale di Viterbo, inoltre, ha stabilito un risarcimento nei confronti della Fepav (Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali) per i danni subiti, che verrà deciso in sede civile. L’anno scorso, sempre in sede civile, ci fu invece l’annullamento della sanzione amministrativa (124.000 euro n.d.r) e l’assoluzione per l’imputato.

Il noto sito filmsenzalimiti.it, utilizzato da utenti italiani e non solo, era stato bloccato e chiuso nel 2013 dalla Guardia di Finanza di Arezzo per violazione delle norme sul diritto d’autore (art. 171-ter, legge 633/194). Il gestore, al tempo minorenne, era stato accusato infatti dagli inquirenti di aver pubblicato sul suo sito almeno 3000 contenuti protetti dal copyright e la Federazione antipirateria aveva stimato un danno pari a 311mila euro.

Soddisfatta della sentenza la Fepav. ''Si tratta – scrive in una nota il segretario generale Federico Bagnoli Rossi - di una delle condanne più significative mai ottenute in Italia nei confronti di chi distribuisce illecitamente contenuti audiovisivi sul web''. ''Questa sentenza, nella sua chiarezza, - prosegue - non lascia spazio ad interpretazioni e ribadisce nuovamente in maniera inequivocabile la gravità della pirateria audiovisiva quale reato penale. In un periodo in cui si è molto parlato erroneamente della presunta liceità dei siti pirata, la sentenza conferma l’assoluta centralità dell’approccio 'follow the money' per il contrasto delle attività criminali su internet, sottolineando l’ingente danno economico – conclude la nota - che la pirateria causa all’industria audiovisiva''.

''Bisognerà attendere la pubblicazione delle motivazioni'', ha dichiarato al sito Tom’s Hardware l’avvocato difensore Sarzana. ''In sede civile hanno ritenuto che non fosse responsabile, in sede penale sì. È singolare. In ogni caso – conclude il difensore - ci appelleremo''.






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