ANNO 14 n° 79
Comunali, lo Scarpone
di Sergio Pirozzi c'č
Caporossi: ''Troviamo una quadra con le altre forze per scegliere il candidato''
24/03/2018 - 19:01

VITERBO - ''Lo Scarpone in queste amministrative c'è ed è auspicale trovare una quadra con le altre forze politiche per scegliere il miglior candidato sindaco possibile''. Stefano Caporossi, candidato a primo cittadino per la lista di Sergio Pirozzi, spiega i motivi della sua discesa in campo e apre agli altri partiti del centrodestra per la scelta di un nome condiviso per la corsa alle comunali.

La sua, tiene a sottolineare durante l'incontro al comitato di via Garbini, non è una candidatura per dividere: ''Non sarei mai sceso in campo – spiega Caporossi – se non ci fosse stata una richiesta da parte delle persone, non avrei mai immaginato le decine e decine di telefonate che ho ricevuto. Visto il risultato che abbiamo ottenuto – 150mila voti in Regione, 9mila in provincia e quasi 2mila a Viterbo ndr – e i nostri valori che partono dal basso e puntano in alto, vogliamo dire la nostra anche noi''.

Quasi definita la squadra per le comunali. ''I candidati ci sono ma non servono voti: serve gente nuova, giovani che rappresentino le varie categorie della società civile''. Così come il programma ''dove – rimarca – tornerà a farsi sentire la voce del popolo''. Cittadella dello sport, consulta dei saggi, termalismo, agricoltura, periferie ma soprattutto il dialogo con la cittadinanza i temi principali. ''Apriremo tre punti di ascolto a Villanova, Santa Barbara e ai Cappuccini'' continua Caporossi, che annuncia: ''Sergio Pirozzi verrà qui da noi dopo Pasqua e si fermerà per 15 giorni, gireremo casa per casa''.

Con il candidato sindaco c'è anche il suo portavoce Fausto Maria Natali. ''Nella politica manca il contatto, il dialogo e l'ascolto delle persone. Ci preoccupiamo delle buche – dice Natali –, uno dei tantissimi problemi che affliggono la città, ma vi posso assicurare che in due settimane e mezzo si possono tappare. Qui c'è gente che non riesce a pagare le bollette. Perché non creare un conto pubblico, trasparente, da affidare ai servizi sociali per aiutare queste persone?''. E lancia un appello ai giovani: ''Esisteva Prato Giardino, i locali, gli eventi. Hanno fatto morire anche quelli. Diamoci una mossa, non abbiate paura. Basta giochi politici, facciamo la politica del rinnovamento e del cuore. Facciamo sentire che siamo la voce del popolo''.






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