ANNO 14 n° 116
Compiono due rapine
in una settimana
arrestati padre e figlio
Il genitore doveva essere in
una casa di lavoro a Viterbo
02/04/2015 - 00:01

VITERBO – Doveva trovarsi in una casa lavoro di Viterbo per scontare una misura di sicurezza detentiva, invece, approfittando di un permesso premio di una settimana, non è rientrato e ha messo a segno due rapine a mano armata con il figlio. Così S.F., di 49 anni, e N.F., di 21, entrambi di Aprilia, stati rintracciati e rinchiusi nel carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente. Entrambi sono accusati di rapina aggravata, ricettazione e porto abusivo di armi.

I colpi risalgono a maggio 2014. Le due rapine a mano armata con un fucile a canne mozze sono state messe a segno dai due il 16 maggio, al supermercato Conad di Genzano di Roma, e il 23, dopo solo una settimana, al supermercato Trombetta di Ariccia. Identica la modalità di esecuzione delle rapine emersa dall’estrapolazione dei fotogrammi dei sistemi di video sorveglianza e dalle dichiarazioni dei testimoni: i due, con i volti nascosti e a bordo di una moto poi risultata rubata, si avvicinavano agli esercizi commerciali, facevano irruzione all’interno e, mentre il padre imbracciava un fucile a canne mozze minacciando cassiere e clienti, e il figlio ripuliva le casse rubando i contanti.

Immediate le indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Ariccia, coordinate dal sostituto procuratore Francesco Prete, che, una settimana dai fatti, il 30 maggio, hanno consentito di individuare il covo utilizzato dalla banda in un’abitazione di villeggiatura occupata sul litorale romano a Marina di Tor San Lorenzo. In quell’occasione, F.S. si era dato a precipitosa fuga a bordo di una moto di grossa cilindrata ed erano stati arrestati la compagna e il figlio 21enne F.N. per detenzione illegale di armi con rinvenimento di una pistola a tamburo calibro 9×21 con relativo munizionamento, cartucce per fucile ed una canna di fucile. Nel corso della perquisizione erano stati trovati e sequestrati anche indumenti utilizzati nelle rapine di Genzano e Ariccia. Ad incastrare definitivamente i due rapinatori sono stati gli esiti degli accertamenti biologici su materiale rinvenuto nel corso di un accurato sopralluogo presso il Supermercato di Ariccia. I Carabinieri del Ris di Roma sono riusciti ad esaltare su due reperti ritrovati sulla scena del crimine, i due profili genetici compatibili con i dna dei due arrestati.






Facebook Twitter Rss