ANNO 14 n° 114
Comitati Pd sanitą in campo per Panunzi
''Basta con i demolitori, in questo ambito serve gente che voglia costruire''
22/02/2018 - 20:22

VITERBO – (aml) I comitati sanità del Pd a sostegno di Zingaretti presidente hanno voluto incontrare il consigliere regionale Enrico Panunzi, in corsa il 4 marzo per la riconferma, per fare chiarezza sulla situazione del comparto salute.

Ad aprire i lavori, nella sala Benedetti della Provincia davanti a una platea partecipata tra cui l’assessore comunale Alessandra Troncarelli, Federico Rinaldi del comitato sanità Belcolle.

''Si sentono dire tante cose sulla sanità, oggi vogliamo fare chiarezza. In questi 5 anni qualcosa si è mosso, è stato fatto anche qualche errore ma oggi i numeri parlano chiaro. La giunta Zingaretti si è insediata con un disavanzo miliardario adesso usciamo dal commissariamento. Il debito non è stato risanato, forse non ci si riuscirà neanche nei prossimi 5 anni però intanto qualcosa è stato fatto''. E sottolinea: ''Solo 4 regioni sono economicamente sane, guarda caso sono quelle in cui si è lavorato con continuità di mandato''.

Due miliardi di euro il disavanzo registrato nel febbraio 2007 che nel luglio 2008 portò al commissariamento per attuare il piano di rientro.

''Abbiamo scelto di chiamare, tra i candidati, solo Enrico Panunzi perché è sempre stato presente sulla sanità viterbese e vicino anche al comitato dei precari. – spiega agli intervenuti Giuseppe Cimarello, direttore del dipartimento unità operativa cure primarie di Belcolle che poi invita a votare “per Camera e Senato il Pd e per la Regione, personalmente ritengo, c’è solo un candidato unico: Enrico Panunzi. Dobbiamo eleggere Zingaretti e il consigliere con un mandato importante''.

E per dare maggiore forza al suo appello rivela: ''A Ronciglione ho ricevuto una delegazione del movimento 5 stelle, non dico nulla dell’incontro ma sono estremamente preoccupato. Abbiamo una Regione sana che in 5 anni ha investito su trasporti e sanità, mi dispiacerebbe che finisse nelle mani di incapaci''.

''Posso fornire dati statistici e conclamati perché sono persona informata sui fatti. – esordisce il candidato in corsa per il bis alla Pisana – anche se si tratta di una situazione particolarmente complessa''.

Inizia dal 2007 e dal deficit di quasi 2 miliardi, praticamente un terzo del disavanzo sanitario nazionale, che ha portato l’anno successivo al commissariamento. La madre di tutti i mali. ''Con quel decreto la Regione di fatto è stata posta sotto tutoraggio del ministero della salute e del Mef che hanno fissato parametri precisi per il piano di rientro, tra cui il contenimento delle spese per il personale che ha portato al blocco del turn over, alle assunzioni a tempo determinato, poi ai contratti Co.co.co e a fattura per evitare di sforare il limite. Altro parametro la riduzione dei posti letto e Viterbo venne considerata insieme all’area nord di Roma''.

Dal passato al presente. ''Siamo passati dal disavanzo di quasi 700mila euro del 2013 a un pareggio parziale che sarà raggiunto totalmente nel 2018. Per la prima volta la Asl ha fatto un patto aziendale, e per la prima volta abbiamo tolto posti letto a Roma città. La Capitale è l’unica città italiana che ha 5 poli universitari, è da lì che vengono i costi. Abbiamo aumentato i Lea (livelli essenziali di assistenza ndr.) all’epoca sotto la soglia minima di adempienza, con la Centrale unica abbiamo risparmiato 140 milioni di euro, abbattuto i tempi di pagamento alle strutture accreditate. Dalle 68 assunzioni avvenute nel 2012-2013 siamo passati a 3500 per il periodo 2016-2018. 171 quelle nella Asl di Viterbo''.

Lamentando una poco efficace comunicazione sul lavoro svolto, Panunzi invita a non ignorare ''da dove siamo partiti. Non abbiamo la pretesa di dire che siamo in una situazione di ottimizzazione ma possiamo dire che stiamo meglio e dobbiamo andare avanti in questa direzione''.

''Basta con i demolitori, voglio avere a che fare con tanta gente che vuole costruire. Dobbiamo continuare a far vivere i comitati come supporto alla Asl e a un sistema di sanità che sia degno di questo nome. Dobbiamo far sì che il Lazio anche in questo campo diventi una regione normale''.






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