ANNO 14 n° 89
Colpi di mannaia per un debito di droga,
''Chi mi accusa č solo un bugiardo''
Per il 32enne sarā rito abbreviato, la prossima udienza a fine mese
17/01/2018 - 05:44

VITERBO – ''Chi mi accusa è solo un bugiardo, che racconta falsità sul mio conto solo per aggravare la mia situazione''. Nessuna aggressione per un presunto debito di droga, dunque, ma solo un lecito prestito di 400 euro che non gli sarebbe mai stato saldato.

A parlare, in aula, è L.S. trentaduenne viterbese arrestato nel settembre di due anni fa per aver aggredito a colpi di mannaia un ragazzo moldavo per le stradine di Vico Squarano. Secondo quanto ricostruito dalla Procura il trentaduenne avrebbe cercato di recuperare dei soldi che il ragazzo gli doveva per aver acquistato della droga. Un personalissimo modo di farsi giustizia, che però lo ha fatto finire in manette e ora lo vede imputato in un processo per rapina.

Ieri in aula la prima udienza di fronte al collegio di giudici: per l'imputato, assistito dall’avvocato Lorenzo Contucci, sarà rito abbreviato condizionato all’audizione della parte offesa, il ventenne finito in ospedale dopo l’aggressione con la mannaia.

La lama lunga oltre sette centimetri fortunatamente non intaccò nessun organo vitale, ma per il moldavo fu necessario il trasferimento al reparto di chirurgia di Belcolle.

Intanto L.S., ancora detenuto nel carcere di Mammagialla, è pronto a difendersi: ''Al ragazzo non ho mai venduto della droga. Mi doveva 400 euro, certo. Ma solo perché gli avevo fatto un lecitissimo prestito. Mi accusa di averlo aggredito: le sue sono solo bugie, lo fa per aggravare ancora di più la mia situazione''.

Si tornerà in aula a fine mese, martedì 3 gennaio per ascoltare la versione del giovane e la discussione.






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