VITERBO - Sotto l’albero, un regalo di qualità. E’ questo l’anticorpo della crisi: se il Natale 2014 regge all’urto, è solo grazie ai prodotti realizzati con cura dagli artigiani e alla loro creatività. Siano di pasticceria, forno, lavorazione carni o formaggi, non fanno crollare i consumi ma - in qualche modo, seppur con alcuni distinguo - li tengono a galla in attesa della ripresa. Perché se è vero che si spende meno, quando si decide di farlo si punta su qualcosa che vale.
Panettoni, torroni, biscotteria: entrando nelle pasticcerie degli artigiani, non si trovano semilavorati, tutto viene fatto con prodotti di prima scelta e di qualità. E’ chiaro che qui si trova un regalo diverso da quello del supermercato. Costa qualcosa in più, ma rende molto di più.
''La gente con la crisi spende meno - dicono gli associati Cna del settore -. Se però il prodotto è di qualità, lo prendono lo stesso''. Questa caratteristica resta il punto di forza, ma gli artigiani hanno messo in campo anche la creatività: panettoni per single – da 300 e 500 grammi –, cioccolata decorata con frasi celebri o prodotti inventati ex novo.
Reggono anche i forni. Oltre al classico pangiallo, per i panettoni si punta a farciture particolari: castagne, noci, marron glacè, pere e cioccolato. Cambia anche la tipologia del regalo: si punta su prodotti singoli più che sui grandi pacchi.
Nel campo della lavorazione delle carni e dei formaggi vale lo stesso discorso. Non c’è la febbre da acquisto, però almeno i livelli di vendita sono in linea con quelli dello scorso anno. Salumi e formaggi stagionati sono in cima alla lista.