SUTRI – Due pesi e due misure: da un lato George Clooney dall’altro Fondazione Caffeina e nel mezzo il sindaco Sgarbi che bacchetta quando a lasciare la polvere è la star di Hollywood, e fa finta di nulla quando a sporcare è la seconda. Non è solo una questione di comportamento, ma anche un fatto economico. Diverso il conto per l’uno e per l’altro.
A luglio del 2018 la produzione di Clooney versò 5000 euro al Comune come occupazione di suolo pubblico per tre giorni di ripresa e 65mila euro a commercianti e cittadini per il disturbo. Quando l’attore se ne andò, qualcuno fotografò tracce di polvere e terra lasciate dalla produzione di Clooney. Il sindaco Sgarbi tuonò sulla stampa nazionale e internazionale contro l’attore-regista americano ''per gli effetti negativi determinati dalla insufficiente garanzia per la tutela della città e dei cittadini''.
Immediata e stizzita la replica della produzione che dopo aver sottolineato di essersi ''occupata con la massima diligenza, competenza e serietà dell’allestimento del set cinematografico e del conseguente smantellamento delle attrezzatura e pulizia di tutti i luoghi utilizzati''. L’incidente diplomatico si risolse con la proposta da parte del sindaco della cittadinanza onoraria a George Clooney.
Un anno e mezzo dopo Sgarbi ospita il Caffeina Christmas Village: 46 giorni di eventi più 30 per gli allestimenti. Allestimenti che ad oggi, a 90 giorni dall’occupazione di suolo pubblico, smontato il villaggio, sono ancora accatastati in centro tra le proteste di alcuni cittadini. Ma il sindaco e l’amministrazione ora tacciono. Per il Christmas Village, fondazione Caffeina si è impegnata a versare 7223 euro per l’occupazione del suolo pubblico (81 euro al giorno contro i 1666 di Catch 22 ) 1271 per l’immondizia e 1000 euro per gli straordinari dei vigili urbani.
Le due vicende hanno scatenato l’ironia sui social. Da ieri è in rete un video che ricorda come cambiano tempi e comportamenti, ricorda che Clooney ha lasciato a Sutri 70mila euro, si chiede cosa lascia Caffeina e conclude: ''La giostra se ne va e i cocci sono nostri''. Sullo sfondo le foto della pavimentazione della piazza apparentemente danneggiata.