BAGNOREGIO – ''E’ sbagliato affermare che il Comune non ha fatto nulla per risolvere la critica situazione in cui i dipendenti della casa di riposo San Raffaele Arcangelo di Bagnoregio si trovano. E’ sbagliato, perché il Comune purtroppo non può fare niente: non ha competenze, né alcun potere decisionale sull’organizzazione interna della struttura. Perciò procederemo per vie legali contro chi ci incolpa ingiustamente''.

A rispondere agli attacchi dei lavoratori della clinica e dei loro rappresentanti sindacali è il sindaco di Bagnoregio, Francesco Bigiotti. Su di lui, da giorni, piovono accuse per il mal funzionamento della clinica e soprattutto per lo stato d’illegalità in cui vivono i dipendenti, che, senza stipendio e contribuiti da mesi, venerdì scorso hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione.

''Sono umanamente dispiaciuto per quello che stanno vivendo. È vero, una situazione allo sbando, ma di cui non si può incolpare il Comune. Purtroppo non è questa amministrazione che può risolvere i loro problemi. Al contrario di quanto affermano, infatti, non è il sindaco che si occupa di versare i contributi Inps o di istituire un nuovo consiglio di amministrazione della casa di cura, che come sappiamo manca da mesi.''.

Nessun potere di nomina, dunque, né tantomeno di designazione di un nuovo cda, compito che spetta unicamente alla Regione Lazio.

''E’ a questa che devono appellarsi. Non a noi. Il Comune ha già fatto il possibile: da anni stanzia e eroga migliaia di euro a favore della clinica, pur non avendone la competenza. Ci hanno accusato di non aver pagato i contributi e di averli trascurati. Forse avrebbero dovuto informarsi meglio prima di scrivere e pubblicare certe accuse. Abbiamo già inviato tutti i documenti al nostro legale – ha concluso lo stesso - è pronta una querela per diffamazione contro i sindacati presenti nella struttura.''.