ANNO 14 n° 114
Claudio Mele dal
Bassano alla Lega Pro
Boldorini: ''Siamo orgogliosi per il salto di carriera dell'ex rossoblu''
24/02/2017 - 10:54

BASSANO ROMANO - Claudio Mele, dal Bassano alla Lega Pro. Esordio e pure vincente (1-0 sulla Lupa Roma, gol di Dierna) per lui domenica scorsa al Rocchi. Con mister Pagliari squalificato (il giorno successivo poi esonerato) prima assoluta nella vecchia serie C per l’ex tecnico bassanese che è stato coach rossoblù nella stagione 2011/2012.

Alla notizia del suo ingresso tra i professionisti, seppur in sostituzione, una tantum, sono stati espressi in paese sentimenti di soddisfazione e compiacimento. Dove Claudio Mele è stato molto apprezzato sia sotto il profilo tecnico ma anche e soprattutto sotto quello umano. Tifosi, giocatori e dirigenti con cui Mele ha legato in quella stagione conservano ancora un ottimo ricordo del giovane tecnico di Bracciano.

''Quel periodo – ricorda Alfredo Boldorini nelle vesti di ex presidente del Bassano calcio – eravamo alla ricerca di un allenatore per la seconda. Venimmo a sapere che mister Mele era libero. Ci incontrammo e subito ci fu intesa. Per lui era la prima volta su una panchina di prima squadra. Lavorò molto bene. Ci colpì la sua cura dei particolari, la sua preparazione, la sua voglia di imparare ed il fatto che sposò appieno il nostro progetto sociale: fece fare una sorta di rotazione a tutti i giocatori al fine di far fare minutaggio anche a quelli che entravano poco''.

Ma le sorprese non finirono solo in mezzo al campo: ''Alla fine del campionato – spiega ancora Boldorini – durante una cena, portò un presente a tutti, giocatori, assistenti e dirigenti. Un vero signore. Poco dopo ci fu la doccia fredda. Dopo qualche giorno, quando ormai il rinnovo era del tutto scontato per noi, mi chiamo e disse: presidente, mi vuole la Viterbese per il settore giovanile. Da un lato per noi fu un dispiacere, dall’altro però l’essere stati il suo primo trampolino di lancio ci rende orgogliosi segno che, quel periodo, qualcosa di buono anche sotto il profilo tecnico, l’abbiamo fatto''.

Da quel momento di strada ne ha fatta. Oltre ai tanti corsi di aggiornamento, ha preso anche il patentino Uefa B. Qualche anno dopo è arrivato anche quello più importante e prestigioso: Uefa A.

Fino a domenica scorsa, fino all’esordio in serie C. In cinque anni, altrettanti salti in avanti, non consecutivi, non da tecnico di prima squadra. Cinque anni di settore giovanile, di collaborazioni con i vari allenatori che si sono intercambiati sulla panchina gialloblù. Fino all’esordio. E ritorno a disposizione, come collaboratore di mister Cornacchini, subentrato nel frattempo all’esonerato Pagliai. Ma quel che conta è il tabellino. Dalla seconda categoria, alla Lega Pro. Dal Bassano ai professionisti: certe volte il passo è breve.







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