ANNO 14 n° 114
Ruspoli: 'Certa delle presenze nel castello'
La principessa racconta i fenomeni che si sarebbero verificati a giugno
04/07/2011 - 20:01

Non ha dubbi la principessa Claudia Ruspoli: nel castello millenario della sua famiglia a Vignanello, come in tutti i luoghi colmi di storia, ci sono delle 'presenze'. Che si tratti di fantasmi o spiriti non meglio identificati poco importa: ''ciò di cui sono sicura - dice la nobildonna - è che energie positive, amiche, aleggiano nelle ville storiche e nei manieri come il nostro. In genere si tratta di persone che lo hanno abitato''.

Fu proprio per questa sua convinzione che, tra la fine del maggio e i primi di giugno scorsi, quando in piena notte, udì dei rumori provenire dal piano superiore del castello, non si preoccupò affatto. L'indomani mattina, però, rimase sbalordita nel vedere dei grossi mobili e vari suppellettili in luoghi diversi da quelli in cui si trovavano da sempre. Alcuni giorni dopo i misteriosi episodi si manifestarono di nuovo. Ancora rumori, ancora mobili e suppellettili spostati, ancora una strana sensazione di ''presenze''.

Donna Claudia Ruspoli decise allora di indagare su quanto stava accadendo e incaricò l'Associazione Prisma, acronimo di ''Progetto indagini e studio delle manifestazioni anomale'', fondata da quattro viterbesi appassionati di misteri, paranormale, parapsicologia, fantasmi, poltergeist, di fare luce sulle origini delle manifestazioni I primi risultati delle osservazioni, condotte anche con sofisticate apparecchiature, saranno a disposizione tra una settimana circa.

Nel frattempo, la proprietaria del castello ha riesumato dalla sua memoria alcuni episodi risalenti agli anni Settanta del secolo scorso, che le erano stati narrati, come quello della donna francese, ospite a Vignanello, che si sentì ripetutamente chiamare con un nomignolo che nessuno tra coloro che si trovavano nel castello poteva conoscere.

Secondo donna Claudia, invece, sarebbe solo una legenda metropolitana quella secondo cui un uomo a cavallo, con indosso un'antica armatura, si lancerebbe al galoppo il parco del castello, attraversando i muri come se fossero fatti d'aria. ''La storia - spiega - potrebbe essere nata perché dalla piazza del paese, attraverso un finestrone, con le luci accese, s'intravede un grande quadro raffigurante un mio antenato, soprannominato 'il signorino', in groppa al suo cavallo bianco. E' probabile che quella visione e un po' di vino di troppo abbiano fatto nascere la legenda''.

Ad avviso degli esperti della Prisma prima di parlare di 'presenze' è necessario sbobinare le 4,5 ore di registrazioni e ripre e effettuate nel castello. ''Tuttavia - dice Cristiano De Amicis, uno dei ghost-buster della Prisma - credo che una sola tornata di rilevamenti non sia sufficiente. Le indagini andrebbero ripetute nel tempo, a scadenze regolari, perché i fenomeni paranormali sono difficili da interpretare''.

Dal 1996, donna Claudia Ruspoli ha ''aperto'' il castello al pubblico: visite guidate, matrimoni, concerti,, convegni. ''Tentiamo così - conclude - di coprire i costi della manutenzione. Ma finora non ci siamo mai riusciti''. Chissà se con la presenza dei fantasmi non aumenti l'attrattività del castello e quindi gli incassi.





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