ANNO 14 n° 114
Civita Castellana
fiaccolata contro la crisi
La manifestazione promossa
lunedì 15 dicembre dai sindacati
16/12/2014 - 12:00

CIVITA CASTELLANA - Una fiaccolata per la crisi del distretto ceramico di Civita Castellana è stata promossa lunedì 15 dicembre dai sindacati dei ceramisti Filctem Cgil insieme alla Uiltec -Uil e la Fialc Cisal contro la perdita di posti di lavoro che sta attanagliando il polo industriale della cittadina.

Operai e cittadini hanno partecipato al corteo che è partito da Piazza Marconi e si è snodato nel centro storico della cittadina fino a Piazza Matteotti. Oltre ai sindacati e ai lavoratori, presenti anche diversi Sindaci e Amministratori dei Comuni del distretto industriale della Ceramica. Solidarietà è stata espressa anche dai commercianti del centro storico che al passaggio del corteo hanno spento le luci dei locali.

I numeri della crisi nel distretto aumentano giorno dopo giorno e delineano una situazione drammatica, si è venuta a creare una grave crisi occupazionale che dal 2010 ha prodotto la perdita di oltre 1500 posti di lavoro, a cui se ne sono aggiunti altri 150 in queste ultime settimane. I sindacati chiedono alle istituzioni una maggiore attenzione, un maggiore senso di responsabilità, un intervento immediato per frenare la crisi occupazionale divenuta ormai insostenibile.

''Non passa giorno senza che registriamo un peggioramento della situazione nel distretto ceramico - afferma il segretario della Filctem Cgil Valentino Vargas - migliaia di cittadini hanno perso il posto di lavoro e non sono più in grado di far fronte alle esigenze primarie come la casa, la salute, e l'istruzione per i figli. Tantissimi altri lavoratori stanno rischiando di perdere il posto di lavoro. Le famiglie e le persone sono sempre più fragili, si azzerano i risparmi di una vita e crollano i consumi, creando una spirale perversa che produce solo altra perdita di occupazione. Tutto ciò incide fortemente sulla situazione territoriale che vede fortemente compromessa la propria idea di futuro e allontana i tempi della ripresa economica. Chiediamo ai politici un aiuto fattivo per costruire risposte e soluzioni concrete viviamo questa situazione ormai da troppo tempo ed è diventata socialmente drammatica. È urgente un intervento da parte del Governo e della Regione per prevenire l'incerto futuro occupazionale del distretto, per sostenere le imprese e con esse i lavoratori e le famiglie che hanno perso il posto di lavoro e quelli che ogni giorno vivono con il timore di perderlo''.

''Servono immediate e adeguate politiche industriali, energetiche, fiscali, di accesso al credito, di riforma dell'amministrazione pubblica e snellimento della burocrazia, di adeguati ammortizzatori sociali, per ripristinare equità nella riforma delle pensioni – prosegue Vargas - il Governo Renzi ha invece scelto la strada dello scontro sociale, ha scelto la strada delle riforme/regalo ai potenti di turno con la riforma del lavoro e il ridimensionamento di diritti/tutele della parte debole nel rapporto di lavoro, i lavoratori. In questo contesto molte aziende non ce l'hanno fatta, altre hanno dovuto ridurre il personale costrette da condizioni oggettive avverse, altre imprese tentano la carta della speculazione. Alcune aziende, infatti, nonostante dividono utili con i soci e hanno già ridotto in modo significativo il numero dei propri dipendenti, decidono comunque di procedere con ulteriori licenziamenti. Come nel caso della Ceramica Sanitaria Catalano, la più grande del distretto ceramico, che ha deciso di licenziare 22 lavoratori pur potendo attuare soluzioni alternative, indubbiamente più complesse ma più umane. Ancora una volta l'egoismo prevale sulla ragione e anche la Catalano è entrata con sorpresa a concorrere alla lenta ma inesorabile fine del distretto ceramico di Civita Castellana''.

''Il sindacato chiede un cambio di marcia – conclude il segretario - chiede ancora una volta l'apertura di un tavolo di confronto in Regione Lazio per definire un programma condiviso tra la parte politica, gli imprenditori e i rappresentanti dei lavoratori. Un programma necessario per iniziare a uscire dalla crisi. Per farlo è necessario che le imprese abbandonino l'attuale provincialismo di impresa e definiscano una strategia industriale sinergica che li veda uniti nella lotta alla concorrenza sempre più accanita. Il sindacato, i lavoratori sapranno fare la loro parte, come sempre hanno fatto, la parte politica regionale, in particolare il Presidente Zingaretti, dovrà dare un concreto contributo sul territorio civitonico, anche attraverso il coinvolgimento del Governo Renzi per il riconoscimento dello stato di crisi del distretto industriale civitonico''.






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