ANNO 14 n° 89
Civita Castellana, sulla gestione della biblioteca č scontro in consiglio
10/11/2019 - 18:57

CIVITA CASTELLANA - L’ultimo atteso Consiglio Comunale a Civita Castellana si è svolto davanti ad una folta platea che aspettava di assistere ad un acceso dibattito ricco di colpi di scena. Argomento principe del Consiglio Comunale, nonché motivo di disputa nelle ultime settimane, è stata la questione inerente alla gestione della biblioteca comunale “Enrico Minio” che era stata affidata ad una cooperativa viterbese. L’intera opposizione aveva, infatti, più volte contestato le modalità con cui il Vicesindaco Alberto Cataldi, assente per motivi di salute al Consiglio Comunale, aveva scelto come gestori della biblioteca locale la cooperativa “Lavoro e Solidarietà.”

I consiglieri comunali del PD, Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista e Forza Italia avevano protocollato la richiesta al Sindaco di revocare le deleghe all’assessore alla Cultura Alberto Cataldi. Le attese dimissioni non sono però giunte durante l’ultimo Consiglio Comunale. Di fronte alle accuse dell’opposizione la maggioranza Lega-Fratelli d’Italia e il sindaco Franco Caprioli si sono dimostrati compatti. Il capogruppo della Lega Andrea Sebastiani ha affermato: “Abbiamo dimostrato all’opposizione che non avevamo e non abbiamo nulla da nascondere. La chiarezza e la trasparenza che ci veniva contestata è stata ampiamente dimostrata. Sul caso della biblioteca comunale abbiamo fatto intervenire il funzionario Giuliano Latini che ha spiegato con precisione tutte le modalità da lui seguite in questo caso.” I consiglieri del PD ( Losurdo, Brunelli), Rifondazione Comunista (Cavalieri), Fratelli D’Italia (Parroccini), M5S ( Selli, Serafinelli) hanno invece dichiarato: “ La maggioranza esce dal consiglio comunale come un pugile suonato. Tutto si può riassumere in 3 frasi del sindaco molto significative: “potevamo fare meglio”, “mi informó Cataldi dicendomi la biblioteca è risolta” e “per ora mantiene le deleghe. Nessuno della maggioranza ha saputo dare spiegazione alle innumerevoli anomalie evidenziate, tra cui pareri e sentenze di anac e corte dei conti, che si esprimevano contrariamente rispetto a situazioni del tutto simili e le evidenti responsabilità del vice Sindaco Cataldi, purtroppo assente. L’imbarazzo è stato evidente, soprattutto della Lega, ma nonostante ciò nessun provvedimento, come millantato in un altisonante comunicato a firma Sebastiani. “Qualora fosse verificata una sola delle irregolarità provvederemo a una revisione dei ruoli, anche se i responsabili fossero della Lega o di fdi”. E invece niente. Prima il bene della maggioranza. Prima gli equilibri provinciali. Prima i sodali di fratelli d’Italia e le poltrone. E solo dopo coerenza, legalità, bene per il paese e quella parola che si auto attribuiscono in maniera del tutto immeritata: il cambiamento. Quindi Cataldi rimane (“per ora”) con la condizionale, con la speranza che non ne combini un’altra...Ci aspettavamo dal Sindaco più coraggio, ma in ogni caso apprezziamo le sue poche ma chiare e sincere parole. Almeno non ha tentato una difesa improponibile e offensiva dell’intelligenza di chi ascoltava...Risultato: FDI prova a salvare maldestramente il suo assessore, la Lega perde con un colpo solo la faccia e si dimostra il contrario del cambiamento, il Sindaco poco coraggioso ma per lo meno sincero. Non avendo ricevuto risposte chiarificatrici sarà nostro impegno sottoporre la stessa problematica all’ANAC e alla Procura della Repubblica.” È stato inoltre approvata all’unanimità la mozione per il riconoscimento del “Lavoro Usurante” agli operai ceramisti. Il Consiglieri Comunale di Rifondazione Comunista Yuri Cavalieri ha dichiarato: “ Siamo soddisfatti perché' salvo due piccole modifiche tecniche (concordate tra l'altro anche con alcuni operai presenti) , l'assemblea ha approvato in toto la nostra mozione anche nei paragrafi in cui facciamo riferimento all'azione cancerogena (riconosciuta dall'Unione Europea tramite la direttiva numero 217/2398 del 12 Dicembre 2017) della Silice Libera Cristallina presente nelle fabbriche con la quale gli operai ceramisti lavorano a stretto contatto.”






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