ANNO 14 n° 115
Ciocchetti, l'anticivico
''Un'anima per Orte''
L'ex assessore corre per fare il sindaco: ''Il nostro č un progetto nuovo''
15/04/2016 - 02:01

di Alessandro Castellani

ORTE - Nell’aprile 2014, dopo due mandati da assessore nelle amministrazioni del Quadrifoglio guidate da Dino Primieri, Angelo Ciocchetti abbandonava ufficialmente la scena politica ortana in chiaro contrasto con le strategie intraprese all’interno della sua coalizione, affidando ad un messaggio di commiato ai cittadini il suo ritiro a vita privata.

Due anni dopo quell’annuncio, ritroviamo l’ex leader di Sinistra Ortana in prima linea nella bagarre elettorale, in veste di candidato sindaco di Anima Orte, la nuova lista civica creata dal Partito Democratico ed i movimenti di Officina Ortana, Futuro Presente e Vivere Orte. In sostanza, un progetto che è l’evoluzione della vecchia Aria Nuova, con un Aldo Madonna (uscito polemicamente qualche giorno fa dalla coalizione) in meno ed un Angelo Ciocchetti in più.

''Nel 2014 venivo da dieci anni da assessore, un impegno che onorai fino all’ultimo giorno – spiega il candidato di Anima Orte – Anche se il Quadrifoglio era un’esperienza al capolinea, mi sembrava comunque giusto non spendermi subito direttamente in altri schieramenti. A titolo personale votai per la lista Aria Nuova, non a caso il gruppo a cui mi sono unito quando ho deciso di tornare a fare politica''.

Ciocchetti ammette candidamente che il suo rientro in pista è stato favorito dagli eventi. ''Ero convinto che il binomio Polo – Primieri non avrebbe funzionato, ma non immaginavo che sarebbe durato così poco. Se avessero resistito cinque anni, magari addirittura dieci, non so se ci sarebbe più stato lo spazio per un mio ritorno. Quando annunciai il ritiro dalla politica, avevo preso in considerazione l’ipotesi che potesse anche trattarsi di un addio definitivo''.

Durissimo il giudizio sulla conclusione del Quadrifoglio: ''Già nel secondo mandato di Primieri avevamo fatto peggio che nel primo, poi Polo ci ha messo la pietra tombale sopra. Primieri ha dimostrato e sta dimostrando ancora oggi che non sa dare alternative a sé stesso; Polo, dal canto suo, ha capito troppo tardi che sarebbe stato usato e quando l’ha capito, dopo un anno di governo disastroso, ha tentato di rovesciare la giunta eletta dai cittadini con un colpo di mano. Primieri e Polo sono i responsabili della pagina politica più brutta della storia di Orte e oggi rimangono comunque sulla scena, uno alla guida di Idee Chiare ed uno come ideologo di Orizzonte Comune''. Poi l’elogio ad Aria Nuova. ''Furono gli unici a restare estranei a quel teatrino: il loro atteggiamento coerente nei confronti degli elettori mi ha convinto definitivamente che quel progetto era il posto in cui volevo stare, e infatti ben presto abbiamo iniziato i contatti''.

In realtà, c’è chi insinua che il nuovo impegno politico di Ciocchetti a fianco del Pd nasconda un conflitto d’interessi con la sua società di comunicazione e marketing. ''Probabilmente chi partorisce certe idiozie è abituato a pensare e ad agire secondo quella logica, quindi magari pensa che lo faccia anch’io. Io non so a quali interessi personali si riferiscano certe persone: conosco le regole del gioco e le ho sempre rispettate''.

Quella del leader di Anima Orte è una figura che presenta degli elementi di continuità e nello stesso tempo di rottura con la vecchia amministrazione Quadrifoglio. ''Rispetto a Giuliani e Primieri, io sono l’unico che si candida a sindaco per la prima volta – precisa Ciocchetti – Ho un’esperienza importante di gestione della macchina amministrativa, e gli ortani sanno bene quanto impegno dedicai a quell’incarico, ma non sono mai stato messo alla prova come sindaco. Quella di Anima Orte è una sfida tutta nuova, sia come persone che, soprattutto, come idee. Sono convinto che i cittadini resteranno impressionati quando presenteremo il programma''.

Ciocchetti parla con particolare enfasi delle proposte che sta elaborando il suo gruppo, anche se non vuole ancora sbilanciarsi nello specifico: ''Il principio fondamentale è l’identità: Orte è una città sola, divisa in diverse aree, che tutte insieme compongono una grande realtà. Dobbiamo esaltare le specificità di ogni frazione e non cercare di snaturarle. Ad esempio, Orte Scalo è un rione che si sviluppa tutto intorno alla stazione ferroviaria, quindi bisogna considerare il ruolo centrale di quella struttura per migliorare la qualità della vita di chi risiede lì. La nostra idea è quella di stravolgere la priorità amministrativa che fu tipica del Quadrifoglio: invece di realizzare opere pubbliche senza sapere esattamente cosa farne, noi vogliamo dare contenuti a quelle che ci sono già. È assurdo continuare ad investire in grandi progetti che non trovano un’applicazione concreta e poi non avere i fondi per aggiustare uno scuolabus: questa situazione grida vendetta. Bisogna riqualificare i servizi essenziali, fare cose che sappiano ridare vitalità ad una città che si sta spegnendo giorno dopo giorno. Ad Orte ci sono dei palazzi ristrutturati e lasciati lì, come scatole vuote, senza una progettualità''.

Investire su nuove grandi opere, quindi, non è la priorità di Anima Orte. ''Basta cattedrali nel deserto – rincara la dose Ciocchetti – L’unica opera pubblica urgente è la pavimentazione del centro storico, che versa in uno stato improponibile. Per il resto, ad Orte servono idee per rianimare la città, attraverso il turismo, la cultura, il sociale, lo sport, i giovani. E, a differenza degli altri, noi diremo ai cittadini anche come andremo a reperire le risorse per fare quello che abbiamo in mente''.

Gli ortani si chiedono da tempo come mai le forze di opposizione non riescano ad unirsi in un progetto comune. Ciocchetti, che due anni fa osservò la situazione dall’esterno e ora la vive in prima persona, prova a dare una risposta. ''Dentro qualsiasi lista civica ci sono, in maniera più o meno velata, i partiti. E i partiti portano con sé degli schemi precostituiti che, a volte, si rivelano steccati invalicabili. Io sono il candidato che soddisfa la parte sia partitica che civica della mia lista, Giuliani altrettanto; io forse non sono il sindaco giusto per Noi con Salvini o Fratelli d’Italia, Giuliani forse non lo è per un partito di sinistra. Non c’è niente di strano in questo, ma vorrei che tutti si togliessero la maschera e lo ammettessero chiaramente. Mi riferisco tanto a Giuliani quanto a Primieri, che ancora si affanna a dire che Idee Chiare è estranea ai partiti, quando lui è ufficialmente il referente per Orte di Giuseppe Fioroni. Secondo me questa corsa alla purezza del civismo ha poco senso, io preferisco confrontarmi sui programmi''.

A proposito di Fioroni, Ciocchetti dovrebbe essere teoricamente il più preoccupato di tutti dal fatto che l’esponente di spicco del Pd viterbese abbia un legame diretto con Dino Primieri, invece che con il candidato espresso ufficialmente dal partito. ''Ovviamente sono consapevole del rischio che i voti del PD possano disperdersi – ammette il candidato di Anima Orte – però la doppia matrice del partito è un problema di natura nazionale e non possiamo certo risolverlo noi ad Orte. Per quanto mi riguarda, ammetto di aver avuto in passato dei dissapori con il Pd, ma adesso abbiamo superato quelle posizioni con grande maturità, per cercare di dare tutti insieme un futuro migliore ad Orte. Di sicuro garantisco che, se sarò eletto sindaco, mi rapporterò con tutti gli esponenti del Pd, a qualsiasi livello, esclusivamente attraverso i canali ufficiali''.

La lista Anima Orte sarà presentata al pubblico sabato pomeriggio al Dopolavoro di Orte Scalo. Ciocchetti lancia l’evento con un messaggio forte: ''Chi vuole un carrozzone politico, sa già chi votare. Chi vuole Orte ancora piena di palazzi vuoti, sa già chi votare. Chi vuole un progetto davvero nuovo, giovane e competente, deve darci un’occasione''.

Leggi l'intervista al candidato sindaco Angelo Giuliani

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