ANNO 14 n° 107
''Cinghiali, la soluzione non č quella del M5s''
Narduzzi e Federici (FdI) chiedono di aumentare gli abbattimenti in selezione
23/05/2020 - 15:54

Riceviamo e pubblichiamo.

VITERBO - Il problema dei cinghiali in ambito urbano e agricolo è diventata una vera e propria emergenza che richiede interventi tempestivi ed efficaci per assicurare la tutela del settore agroalimentare italiano e la sicurezza della popolazione, anche per evitare zoonosi riemergenti. Crediamo che la proposta di ieri, avanzata dal M5S in Regione, fondata sulla cattura degli ungulati, che poi dovrebbero essere spostati in apposite strutture ricettive, sia sterile e per nulla risolutiva.

In particolare, i fatti di cronaca che si susseguono ormai da tempo dimostrano l’aggressività e l’adattamento alle zone urbane di questo animale selvatico il quale ha dimostrato, inoltre, una capacità di riproduzione molto elevata: i numeri dell’aumento della specie sono noti.

E’ quindi realmente possibile che non si siano valutate altre soluzioni al riguardo? Come ad esempio, un censimento, un monitoraggio costante dei capi e delle nascite, il prolungamento della stagione venatoria su tutto il territorio regionale, l’incentivazione ulteriore degli abbattimenti in selezione che garantirebbero l’incremento di una filiera del cinghiale, potenziando così il settore alimentare nazionale che sta vivendo un momento delicato causato dall’attacco francese in Europa, tramite la possibile adozione del Nutri Score.

La sicurezza, la tutela della salute pubblica e di tutto il comparto agricolo richiedono risposte serie ed efficienti, una volta per tutte. Questo non significa eludere il giusto contemperamento degli interessi in gioco come le esigenze ambientali e il rispetto della biodiversità. Tuttavia, certe proposte lasciano perplessi, soprattutto perché oggi più che mai il paese ha bisogno di concretezza.

Pietro Narduzzi, responsabile Dipartimento Agricoltura FdI Vt
Fabrizio Federici FdI Tarquinia






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