di Massimiliano Morelli

CIVITA CASTELLANA - Il messaggio di Alfredo, che quasi si scusa per avermelo inviato, è come un fendente. Un amico se n'è andato, niente Covid, un 'semplice' infarto. Roba da non crederci, roba che si è sempre troppo giovani per morire. Stefano lo avevo conosciuto grazie alla banda-Vaccarelli, che a Civita Castellana s'era inventata un torneo di calcio per le giovani leve, e insieme la 'banda' era riuscita a ideare e portare a compimento una manifestazione che pareva di stare al 'Viareggio' o al 'Beppe Viola', tanto era precisa e puntuale l'organizzazione. Due giorni di calcio e un'infinità di partite fra ragazzi, e dietro un lavoro di fino, mesi e mesi di preparazione. Stefano Agostinelli era silenzioso, restava sempre nelle retrovie, ma nel contempo era uno di quelli che si fermava mai. Era sempre disponibile, pronto a rimboccarsi le maniche e a risolvere qualsiasi problema, dal più sciocco a quello più ispido. Mai una lamentela, solo sudore e fatica, e quando gli chiedevo di premiare qualcuno si tirava sempre indietro, preferiva lasciare agli altri l'onore del proscenio. Ogni volta che mi incontrava sul campo - a me toccava il 'piacere' di presentare la manifestazione - mi chiedeva se andasse tutto bene o se avevo bisogno di qualcosa. Si preoccupava e mai l'ho visto polemizzare o sentito alzar la voce, che poi quando organizzi un torneo con tante squadre, e di mezzo ci stanno tanti genitori (di chi scende in campo), tanti parenti e tanti amici, prima o poi qualcuno a cui non va bene un cavillo organizzativo lo trovi sempre. Stefano se ne è andato in punta di piedi. Ma conoscendolo c'era da aspettarselo, non voleva disturbare. I funerali di Stefano Agostinelli sono previsti oggi alle 14 e 30 alla chiesa Cattedrale Duomo di Civita.