ANNO 14 n° 111
''Ci ha minacciate
con un coltello
mentre cambiavamo
la serratura di casa''
10/02/2017 - 02:01

VITERBO – ''Stavamo cambiando la serratura di casa, quando il nostro vicino si è scagliato contro me e mia madre con un grosso coltello da cucina. Non sapevamo che intenzioni avesse. Ecco perché ci siamo chiuse dentro casa, abbiamo spostato un mobile dietro alla porta e abbiamo chiamato i carabinieri''. È la diciassettenne Giada M. a raccontare in aula il terribile episodio che l'ha vista coinvolta assieme alla madre. Ricorda tutto con estrema dovizia di particolari.

''Ci siamo talmente tanto spaventate che non sapevamo cosa fare. Anche perché non era la prima volta'', aggiunge. Ora per quell'aggressione Besnik K. dovrà rispondere di lesioni personali.

Ma non sarebbe l'unico a dover fare i conti con la giustizia. Al momento del rinvio a giudizio dell'uomo, infatti, la madre della piccola Giada avrebbe ammesso di aver 'risolto' la questione personalmente, ancor prima che la giustizia facesse il suo corso. M.E., classe 1966, lo scorso 17 settembre, raccontò in aula la propria trasformazione da vittima a carnefice: difficile, infatti, perdonare al vicino di casa le continue minacce e intimidazioni, di cui lei e sua figlia sarebbero state vittime. Culminate, poi, nell'episodio del pianerottolo. E così la reazione.

''Dopo che, per giorni, mi ha rincorso sul pianerottolo di casa armato di coltello, io non ci ho visto più: ho incontrata la sua compagna casualmente alla fermata degli autobus di Riello e, al suo sorriso ipocrita e forzato, ho risposto riempiendola di botte. L’ho aggredita. Molto, ma molto prepotentemente. Sono sicura che la donna fosse in gran parte responsabile del comportamento del marito: l’aveva aizzato contro me e mia figlia, raccontandogli che parlavamo male di lei alle sue spalle. Non è assolutamente vero – proseguì – ciò che è vero è che per intere settimane K.B. mi ha minacciato e ha tentato di ferirmi con una lama''.

Parte offesa nel processo per lesioni personali a carico del dirimpettaio, M.E. deve ora però fare i conti con le proprie confessioni: il giudice, in merito all’aggressione al Riello, inviò gli atti in procura per un possibile riscontro giudiziario.

L’udienza a carico di K.B. è stata invece aggiornata al prossimo novembre.






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