ANNO 14 n° 116
Choc doping per l'Italia, fermato Schwazer
07/08/2012 - 09:25

Choc doping sugli azzurri nel giorno in cui l'Italia ha conquistato altre tre medaglie. Alex Schwazer, campione della 50 km di Pechino, è stato escluso da Londra 2012 perché positivo all'Epo ad un test anti doping, effettuato il 30 luglio ad Oberstdorf, dove si stava preparando per i Giochi.

SCHWAZER 'HO SBAGLIATO,MIA CARRIERA E' FINITA' - 'Mi hanno beccato, il fermato per doping sono io'. L'ultima corsa è una marcia al contrario e Alex Schwazer nel giorno più triste della sua carriera, e forse della vita, non ha cercato scuse. 'Ho sbagliato, la mia carriera è finita qui' dice il campione di Vipiteno, oro a Pechino, polvere a Londra. Un'ammissione totale, nessuna scappatoia, nessun alibi di fantasia per giustificare quella presenza vietata nel suo sangue. Ha preferito dire la verità, cosa rara quando un atleta viene trovato positivo. 'Ho fatto tutto da solo e di testa mia - prosegue ancora Schwazer - e dunque mi assumo tutte le responsabilità per quello che è successo'. Inevitabile l'uscita di scena e non solo a Londra, dove è stato il Coni a non farlo nemmeno atterrare. 'La mia vita nell'atletica è finita' precisa l'atleta. E prima di raccontare il suo dramma ('Come volete che stia..' si limita a dire parlando della sua condizione) aveva chiamato il tecnico, l'ex marciatore Michele Didoni. 'Devo darti una brutta notizia - le parole dell'altoatesino - il fermato per doping sono io'. 'Meglio che non mi chieda come sto, ho sbagliato...- ripete Schwazer che nell'arco di un pomeriggio si è visto crollare il mondo addosso - Volevo essere più forte per questa Olimpiade, ho sbagliato'. La Fidal prende le distanze, perché sul doping non si fanno sconti: il Coni infatti non ammette errori e nell'amarezza del momento sottolinea che è meglio una medaglia in meno e pulizia in più. 'Ho vinto perché me lo merito, in queste condizioni non mi batte nemmeno Superman. Io sono uno che non imbroglia' aveva detto con il tricolore sulle spalle dopo l'oro Pechino. Quattro anni e la marcia finisce qui.

 

CONTATTI ARMA-CONI PER PROVVEDIMENTI - Il Comando generale dei Carabinieri, secondo quanto si è appreso, ha già preso contatti con la presidenza del Coni per l'adozione dei 'provvedimenti conseguenti' nei confronti di Alex Schwazer, fermato oggi per doping. Schwazer è un carabiniere del gruppo sportivo dell'Arma.

PETRUCCI 'NO SCONTI, CONI VUOLE PULIZIA' - Uno choc per tutti, ma per Alex Schwazer non ci saranno sconti. Il Coni non ha avuto alcun dubbio e in 'due ore', lunghe e amare, ha deciso di escludere il marciatore trovato positivo al'epo. 'E' una pagina dello sport italiano che non avrei mai voluto vivere. E' una notizia che ha ferito tutti' dice il presidente, Gianni Petrucci che racconta di aver preso la decisione assieme al capo missione Raffaele Pagnozzi. 'Ho sempre detto che è meglio avere qualche medaglia in meno ma più pulizia. E non voglio fare la morale a nessuno, toccherà all'atleta farsi un'esame di coscienza. Posso solo augurarmi che tutte le federazioni del mondo seguano il nostro esempio' spiega ancora il capo dello sport. 'Un giornata amara - continua -, perché avevamo avuto grandi risultati, rovinata da questa brutta notizia che ci ha sconvolto. La decisione è chiara: non possiamo transigere'. La lettera del Cio è arrivata nel primo pomeriggio, proprio quando Matteo Morandi stava andando a prendere il bronzo agli anelli: subito la decisione di cacciare l'atleta e l'invio della comunicazione del Cio alla Procura antidoping del Coni che ha aperto un fascicolo. 'Non abbiamo avuto alcun dubbio - dice Petrucci - nonostante sapessimo che questa notizia avrebbe fatto il giro del mondo'. Poco il tempo per fare l'eventuale ricorso per le contronalisi, ma si è deciso per escludere l'atleta. Sotto choc, tra delusione e rabbia, anche la Fidal che non ammette 'deviazioni di alcun tipo' sul doping. 'Per vincere a Londra non aveva bisogno di doparsi - spiega il presidente Franco Arese -. E' uno che si è sempre allenato duramente, ha sbagliato e per questo sarà punito severamente. Nello sport non si può barare. Gli auguro che si riprenda come uomo. Era una delle poche medaglie che potevamo vincere a Londra. Facevamo affidamento su di lui. Ma è meglio vincere medaglie pulite. Abbiamo intrapreso la lotta al doping ed è ora di finirla di pensare di poter vincere medaglie imbrogliando. La lotta al doping va fatta in modo chiaro e deciso. Mi dispiace dal punto di vista umano - ribadisce Arese -. non capisco perché ha dovuto ricorrere a certe vie. Lui è uno che non mollava mai, chissà cosa gli è passato per la testa. Vorrei incontralo e fare quattro chiacchiere con Alex. Mi piacerebbe capire le motivazioni. Va punito ma è anche una persona e nella vita si può sbagliare'.

ORO E ARGENTO, IL TIRO AZZURRO HA LA MIRA GIUSTA. PRIMO ACUTO DALLA GINNASTICA - La giornata sportiva a Londra era invece iniziata sotto i migliori auspici. Nell'ultima giornata di gare alle Royal Artillery Barracks arrivano per l'Italia l'oro di Niccolò Campriani nella carabina 50 metri 3 posizioni, per la verità messo in preventivo, visto quanto fatto negli ultimi anni dal tiratore grande tifoso della Fiorentina, e l'argento di Massimo Fabbrizi nella fossa. Soddisfazione anche dalla ginnastica con l'azzurro Matteo Morandi ha conquistato la medaglia di bronzo nella ginnastica artistica agli anelli.

BOXE, CAMMARELLE IN SEMIFINALE: ALMENO BRONZO - L'olimpionico Roberto Cammarelle ha conquistato la semifinale nella categoria dei pesi supermassimi (+91) ai Giochi di Londra 2012, assicurandosi almeno la medaglia di bronzo. Il pugile azzurro ha sconfitto il marocchino Mohamed Arjaoui con il punteggio di 12-11.

BEACH VOLLEY, ITALIA KO: OLANDA IN SEMIFINALE - L'Italia del beach volley con la coppia Nicolai-Lupo manca la semifinale ai Giochi di Londra 2012. La coppia azzurra e' stata battuta dagli olandesi Nummerdor-Schull con il punteggio di 2-0 (21-16, 20-18) nella partita valida per i quarti di finale giocata questa sera.

ansa.it






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