CASTEL SANT'ELIA -Ieri, 15 Gennaio, da Suor Nicoletta della comunità locale delle nostre care suore, ho ricevuto un'anticipazione,

la più triste delle notizie da quando sono Sindaco. Notizia che, nei prossimi giorni, verrà comunicata ufficialmente al Comune di Castel S.Elia e che, oggi stesso, è stata contestualmente anticipata ai genitori dei bambini che in questo anno frequentano l'asilo.

Cari miei concittadini, a partire dal prossimo anno 2021- 2022, il Consiglio della Congregazione delle nostre Suore dell'Addolorata, ha programmato la chiusura (che io voglio chiamare, consentitemi, 'sospensione') dell'attività dell'Asilo, a causa di un numero sempre decrescente di iscrizioni dei bambini.

Sarà cura, senz'altro, della Amministrazione comunale e della popolazione tutta, in collaborazione con la Curia, la Parrocchia, il Santuario e le altre istituzioni - realtà umanitarie, religiose e sociali locali, organizzare, nei prossimi mesi, compatibilmente alla evoluzione della pandemia dovuta al Covid-19, una ufficiale cerimonia di ringraziamento e di riconoscenza nei confronti delle nostre care Suore che dal 1905 (con la Istituzione dell'asilo da parte del Vescovo Monsignor Doebbing) con una testimonianza di vita religiosa, hanno avuto cura di formare ed educare generazioni e generazioni di Castellesi, accompagnandoci negli anni più delicati della nostra vita, con il loro affetto e la loro santità.

La loro presenza, fatta di accoglienza e semplicità, è stata fondamentale per noi nel cammino educativo e formativo che, senza l'asilo, ci apparirà, inevitabilmente, un po' meno illuminato.

Carissime nostre Suore, intanto, è doveroso ringraziarvi per i valori umani, morali, educativi e di inestimabile valore che ci avete trasmesso e ci continuerete a trasmettere anche senza l' asilo.

Vi siamo grati per tutto ciò che avete saputo donarci.

Siamo consapevoli di quello che stiamo perdendo, perché, siete state per noi un collante silenzioso e senza prezzo.

Di certo, in futuro, ci auguriamo che l'asilo possa riaprire e di questo ne sono certo.

Perché porre dei limiti alla divina Provvidenza?

Il Sindaco

Arch. Vincenzo Girolami