ANNO 14 n° 110
Chiesti i domiciliari per Sabato Battaglia
Il 22enne, interrogato in carcere dal gip Pepe, ha risposto a tutte le domande
sostenendo di aver reagito per difesa e su provocazione di Federico Venzi
30/09/2015 - 16:23

VITERBO – È durato circa un’ora l’interrogatorio di garanzia in carcere di Sabato Luis Francesco Battaglia, il 22enne arrestato domenica scorsa per aver ucciso Federico Venzi, 43 anni romano ma residente a Caprarola, morto all’alba dopo un violento pestaggio al Riello. E Battaglia, assistito dall’avvocato Vito Castronuovo, ha risposto a tutte le domande del gip Stefano Pepe, continuando a sostenere di aver agito unicamente per difesa e perché provocato dallo stessi Venzi, sul cui corpo è stata eseguita ieri l’autopsia che ha accertato la morte per lesioni cerebrali causate dai pugni e dai calci ricevuti anche mentre era disteso a terra, pressoché esanime.

Battaglia, figlio del killer della camorra Martino Galasso, morto suicida a Viterbo nel 2011, dove viveva sotto false generalità con tutta la famiglia, si è difeso e ha ripetuto al gip quanto già dichiarato agli inquirenti, cioè di aver incrociato nei pressi della rotatoria del Riello, intorno alle 4,45 di domenica, Venzi in compagnia di un amico marocchino e che questi, in evidente stato di ebbrezza, avrebbe iniziato a molestare pesantemente la sua ragazza. A quel punto Battaglia avrebbe sferrato pugni al viso e alla trachea della vittima ma non con l'intenzione di ucciderlo. Stando a quanto riportato dalla fidanzata, Lorella Colman, denunciata per favoreggiamento, i cazzotti sarebbero stati  due. Versione che non coincide però con quanto ricostruito dagli inquirenti per i quali sarebbero invece stati molti di più.

Per l’avvocato Castronuovo è stata una reazione a un’aggressione quella del suo assistito, per questo ha chiesto gli arresti domiciliari in sostituzione del carcere: il gip deciderà dopo aver ascoltato il parere del pm titolare del fascicolo, Massimiliano Siddi. Intanto ieri è’ stata eseguita ieri dal medico legale Maria Rosaria Aromatario, nell’obitorio del cimitero di san Lazzaro, l’autopsia sul corpo di Federico Venzi ed entro un paio di settimane l’esito degli accertamenti verrà consegnato al pubblico ministero.

Oggi, la Procura della Repubblica dovrebbe autorizzare la restituzione della salma alla famiglia per la sepoltura. Probabilmente il 43enne, che da alcuni anni risiedeva a Caprarola con la madre, sarà sepolto a Roma, dove vivono i fratelli. Uno di questi, Fabio Venzi, è gran maestro della Grande loggia massonica regolare d’Italia.





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