ANNO 14 n° 89
Motociclisti morti in pista, chiesti 3 anni e 4 mesi per Walter Sciacca
Il 41enne di Nepi sotto processo a Bologna per duplice omicidio colposo Era direttore dell'autodromo di Imola
25/10/2014 - 00:00

BOLOGNA – Tre anni e quattro mesi di reclusione: questa la condanna chiesta dal pubblico ministero per Walter Sciacca, quarantuno anni, originario di Nepi, amministratore delegato di Formula Imola e direttore dell’omonimo circuito automobilistico, accusato di omicidio colposo in relazione alla morte sulla pista di due piloti durante due distinti incidenti. Le vittime si chiamavano Alessandro Tasselli e Gabriele Nannini. Il primo perse la vita il 12 aprile 2010, il secondo l’8 agosto successivo.

Il processo con il rito abbreviato a carico di Sciacca e degli altri due indagati (Simone Magnani, responsabile tecnico della società Enzo e Dino Ferrari, e Michele Ciarlariello, direttore della G&G, la società che gestisce alcuni servizi all’interno dell’autodromo) è iniziato ieri pomeriggio al tribunale di Bologna.

Il rappresentante dell’accusa, al termine della requisitoria, ha chiesto la condanna anche degli altri due indagati: tre anni quattro mesi per Ciarlariello e due anni e quattro mesi per Magnani.

I due piloti persero il controllo dei loro mezzi nella medesima curva, che cozzarono violentemente contro le barriere di pneumatici ai bordi della pista. Secondo l’ipotesi accusatoria, i tre indagati avrebbero omesso di apporre il segnale di curva pericolosa e di non aver imbottito con la gomma piuma le barriere esterne al percorso.

Il processo riprenderà martedì scorso con gli interventi dei difensori dei tre indagati.





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