ANNO 14 n° 89
''Chiediamo l'intervento
delle istituzioni''
A rischio la fermata delle sei
il Comitato dei pendolari in rivolta
12/10/2015 - 17:29

ORTE - “Ci risiamo, cambio orario e nuovo tentativo di soppressione della fermata dell'IC5 98 delle 18:16. Siamo stufi di questi continui tentativi di depotenziamento dell'offerta presso la nostra stazione e per questo ci rimettiamo sul piede di guerra”.

Parole chiare e dirette quelle spedite in lettera dal  comitato pendolari di Orte a politici regionali, dirigenti Trenitali, dirigenza Mit e commissario Gabrielli. Il pomo della discordia la possibilità ventilata di sopprimere la fermata di Orte del treno che da Roma Termini arriva a Firenze. Per capirci, quello che riporterebbe a casa i pendolari del tardo pomeriggio.

‘’Se sarà necessario protesteremo tutti i giorni – si legge nella nota del Comitato - Dopo il tentativo di depotenziamento da parte di Atac della tratta Roma Nord - Viterbo, questo è un altro attacco a che si muove verso Roma. La Tuscia non può essere abbandonata dallo Stato e per questo chiediamo a tutti i rappresentanti del capoluogo difendino il diritto alla mobilità dei suoi cittadini”.

E ancora: “La scelta da parte del Ministero dei Trasporti e di Trenitalia di sopprimere questa fermata sembra altrettanto più assurda alla luce dell'imminente Giubileo che vedrà milioni di pellegrini muoversi attraverso il nostro territorio da e verso Roma. Sopprimere fermate nella stazione più importante della Tuscia, a ridosso di un evento così importante significa aggravare la vita dei pendolari e tarpare le ali allo sviluppo economico di tutta un'area vasta. Chiediamo, inoltre, al commissario speciale per il Giubileo, Franco Gabrielli, di vigilare sulla situazione'.






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