ANNO 14 n° 114
''Che fine faranno i baby della Viterbese?''
Un lettore solleva alcuni interrogativi sui talenti tesserati per i gialloblu
21/06/2013 - 15:44

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo un intervento di un lettore in merito alla crisi della Viterbese.

'Con riferimento all’ articolo pubblicato questa mattina sul vostro sito, “Il Comune mette in mora la società”, dove si tende a sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti del manto erboso dello stadio E. Rocchi , mi viene spontaneo fare la seguente considerazione: Tutti gli organi di stampa ormai da giorni si sono focalizzati sul salvataggio del calcio nel capoluogo viterbese dando vita ad una tragedia quasi comica dove si alternano nomi più o meno noti come: Musacchio, Di Carlo, Graziani, Marini, Moneti, Deodati, Ciappici, Camilli, Michelini, ecc.. e non è escluso che se ne aggiungano degli altri. Oggi ci si preoccupa del manto erboso del Rocchi, ma dei pochi calciatori _VITERBESI__ _della Viterbese, e quindi soggetti al vincolo con la quasi morta società, qualcuno se ne occupa/preoccupa? Questi giovani ragazzi che fino ad un mese fa erano considerati “veri uomini” e “veri leoni” dai tifosi, mentre “veri talenti, prodotto del vivaio viterbese” dai dirigenti della AS Viterbese Calcio, ma ad oggi che fine faranno? Saranno messi in condizione di poter giocare l’anno prossimo? O dovranno prendersi un anno sabbatico? Scusate ma credo che questi ragazzi meritino in pizzico di interesse in più rispetto al manto erboso dello stadio, e credo inoltre che non possono essere abbandonati a se stessi. Qualcuno dovrebbe comunicargli come e soprattutto quando potranno ottenere lo svincolo e trovarsi un’altra squadra dove poter giocare al calcio, che è quello che hanno sempre fatto e che vorrebbero ancora fare. Saluto cordialmente'.

Roberto






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