Da Enrico Panunzi, presidente Sesta Commissione consiliare Regione Lazio riceviamo e pubblichiamo

ROMA - Si è aperta nella mattinata di lunedì 22 settembre, all'Università degli Studi della Tuscia, il sesto congresso nazionale sul castagno - Castanea - organizzato al Dipartimento per l'innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali dell'università degli studi della Tuscia e dal Cefas. Si tratta, a tutti gli effetti, degli stati generali del castagno, visto che confluiranno nella Tuscia i massimi esperti italiani di castanicoltura per confrontarsi sui più recenti studi nel settore, particolarmente attesi in considerazione delle emergenze dettate da mutamenti climatici e diffusione di parassiti che quasi in tutta Italia hanno danneggiato notevolmente la produzione. E' da ricordare, peraltro, che nella provincia di Viterbo si concentra circa il 70% della produzione laziale di castagne, per una superficie coltivata che è di circa 2.400 ettari.

Durante la prima giornata sono arrivati anche i saluti del presidente Nicola Zingaretti e mi hanno fatto particolarmente piacere, inoltre, le parole di apprezzamento degli amministratori locali per il grande lavoro che, anche in quest'ambito, sta mettendo in campo la Regione.

Ho seguito personalmente tutto l'iter affinché, nella nuova programmazione comunitaria, fossero inseriti anche degli aiuti a quelle aziende la cui produzione è stata colpita da qualche fitopatologia. Ora questa misura è al vaglio degli uffici di Bruxelles e la speranza è che venga accolta in modo da riconoscere un reddito aggiuntivo a tutte quelle aziende interessate. Sarebbe un bel segnale di vicinanza al territorio da parte delle istituzioni europee. Di questo e altri temi si parlerà anche in uno degli appuntamenti in calendario a Castanea, al convegno 'Il castagno: green economy e sostenibilità ambientale', in programma a Canepina mercoledì 24 settembre alle ore 18 dove sarò presente tra i relatori.