ANNO 14 n° 89
''Caro rifiuti: pronti a scendere in piazza''
Caos immondizia, cittadini e associazioni sugli scudi contro il rincaro in bolletta
03/08/2017 - 07:32

VITERBO - ''Facciamo sentire la nostra voce nel momento in cui diamo più fastidio alla città e alle amministrazioni. Farlo nelle giornate di calma piatta non avrebbe senso: le manifestazioni raggiungono il loro obbiettivo solo quando creano disagi alla quotidianità’’.

E allora ecco presto spiegato il motivo della scelta dell’1 o 2 settembre per scendere in piazza contro l’aumento delle tariffe sull’immondizia. Ad annunciarlo sul gruppo pubblico di Viterbo Civica sono gli stessi cittadini viterbesi, stanchi e portati allo stremo dall’ultima importante novità in materia di rifiuti. Dopo l’incendio di casale Bussi, infatti, per il suo smaltimento, l’immondizia verrà dirottata nei centri di Toscana e Umbria. Una trasferta, questa, che andrà a pesare non poco sulle bollette già gonfie dei cittadini. Ad annunciare la novità una lettera della regione Lazio datata 13 luglio, nella quale si legge chiaramente come, per ammortizzare i costi del trattamento fuori regione dei rifiuti,bisogna ricorrere alle tasche degli utenti. Che oggi vogliono dire basta.

E si uniscono, così, alla protesta dei tredici sindaci della Tuscia, che il 21 luglio scorso, si sono incontrati per capire in che modo arrivare a capo del problema ed evitare che ''problematiche aziendali, peraltro in questo caso dovute ad un incendio, non possano ricadere sempre sulla collettività, dal momento che, alla stessa stregua, il guadagno di impresa non viene mai ripartito con i Comuni’’.

Anche il direttivo di Fondazione per la Tuscia ha voluto far sentire la sua voce sulla questione rivolgendosi in prima persona all'assessore Tofani. Nel comunicato, il direttivo dell'associazione parla di una città diventata famosa non solo per le sue acque termali ma anche per la sua monnezza.

''Non è nostra intenzione rovinare le ferie estive all’assessore Tofani, ma non possiamo fare a meno di ricordare che Viterbo resta una città sporca, una città che per i tesori racchiusi nella sua gloriosa storia di Città dei Papi meriterebbe molto di più nell’immagine e nel suo decoro urbano, soprattutto per il flusso turistico che ne fa una delle mete più ambite del Lazio - scrivono da Fondazione per la Tuscia -.

: l'ultima pensata, infatti, pare sia essere l’aumento dell’imposta sullo smaltimento dei rifiuti; questo è quanto sembrerebbe prendere corpo in alcuni uffici di Palazzo dei Priori e, se fosse vera tale volontà, allora tutta la questione dovrà trovare un ampio dibattito politico, se non altro perché un nuovo rincaro dell’imposta urterebbe notevolmente la sensibilità dei cittadini che si troverebbero, loro malgrado, ad essere cornuti e mazziati. Caro assessore Tofani, faccia in modo che un domani i viterbesi si ricordino di lei per altre cose e non per essere stato del tutto apatico di fronte alle responsabilità racchiuse nelle opere negative denunciate tutti i giorni nelle prime pagine dei giornali''.

Sui social poi, i commenti e le proposte – ancora tutte a livello teorico - si rincorrono: c’è chi sarebbe pronto a scendere immediatamente in piazza e chi vorrebbe aspettare i festeggiamenti in onore di Santa Rosa per essere maggiormente ascoltato. ''Tra sopra e sotto gli spalti che verranno montati a piazza del Plebiscito, il Comune lo riempiamo’’. Oppure: ''Vediamo di rimanere uniti e far seguire alle parole i fatti, non tiriaoci indietro e protestiamo per i nostri diritti''.

Intanto, l’ex sindaco di Viterbo Giulio Marini si è già schierato a fianco dell’intera cittadinanza: ''Ho richiesto con urgenza di affrontare il problema in commissione bilancio’’ risponde ai viterbesi imbufaliti. Ora chi vivrà vedrà.





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