ANNO 14 n° 89
Carlo D'Ubaldo: 'Deluso dalla disciplina della campagna elettorale'
'La prenotazione delle piazze prevede una corsa a tempo: chi arriva prima se le accaparra'
21/05/2022 - 10:17

VITERBO - Delusione. Il Prefetto ha convocato Candidati e rappresentanti delle liste, per presentare la disciplina della campagna elettorale. Il documento presentato è lo stesso del 2018, senza modifiche. In pratica il 'regolamento' prevede una corsa a tempo per prenotare le piazze per le iniziative politiche: chi arriva prima se le accaparra. C'è di più: alla corsa partecipano non solo i candidati, ma ogni singola lista. Il problema è che a Viterbo ci sono dei candidati a Sindaco che si presentano con una sola lista (ad esempio noi, Sinistra per Viterbo – Carlo D'Ubaldo Sindaco), e candidati che corrono con ben 7 liste elettorali collegate. Sette liste, un candidato. Questo significa, ad esempio, che in linea di principio il candidato X che ha 7 liste con una media di 20 candidati ciascuna potrebbe occupare da qui al giorno delle elezioni tutte le piazze cittadine: o in prima persona o con una delle sue mille candidature d'appoggio. E il candidato Y che ha una sola lista? Peggio per lui: non ha nessuna chance per esporre pubblicamente le proprie idee. Abbiamo gentilmente fatto notare che questo regolamento rischia di trasformarsi in una gigantesca violazione dei principi della democrazia e della partecipazione, e abbiamo chiesto di formulare delle regole ulteriori.

 

Siamo rimasti sgomenti dinanzi alle risposte. Il Prefetto ha detto che le regole sono quelle, c'è poco da fare, l'unica cosa è mettersi d'accordo in modo civile e informale fra candidati ('gentlemen's agreement' - si chiama). Troncarelli e Frontini (ognuna con decine e decine di candidati sparpagliati in più liste collegate), dando prova di non voler alcun accordo civile, hanno fatto spallucce: chi ha più mezzi (e più liste d'appoggio) buon per lui, e pazienza per gli altri. Alla faccia del gentlemen's agreement. Evidentemente, quando non si hanno argomenti politici, si gioca con i numeri, con le prove muscolari, con l'arroganza. Hanno forse paura di un confronto pubblico ad armi pari? Così sembra.

 

Un altro punto riguardava la presenza in giro per la città di foto, striscioni e vetrine delle sedi elettorali improvvisate (cioè aperte per l'occasione e verosimilmente smantellate fra un mese, alla faccia del radicamento sul territorio). In teoria andrebbero rimosse, perché si tratta di propaganda e dovrebbe sottostare a regole rigide. E anche qui, con enorme delusione, un'altra stranezza: la rimozione dovrà essere effettuata - dicono - però concediamo ancora qualche giorno (fino a lunedì, dicono). Ma le regole ci sono? E se ci sono, valgono per tutti o no?

 

Abbiamo provato anche a sollevare il problema degli strani 'sondaggi' che vengono effettuati questi giorni in città, in cui si chiede per telefono di esprimere una preferenza fra sette candidati... e cioè tutti tranne l'unico di sinistra, Carlo D'Ubaldo. Ma ancora una volta la nostra legittima richiesta di rispetto delle regole democratiche è stata bloccata con un brusco invito da parte del Prefetto a fare un esposto. Un esposto? E nel frattempo? Lasciamo che si facciano sondaggi che non mettono la nostra lista nell'elenco?

 

Delusione istituzionale, insomma: se questa è una riunione che deve 'disciplinare' il corretto e 'regolare' svolgimento della campagna elettorale, c'è poco da stare allegri. Delusione politica, per di più: se questi sono i candidati a Sindaco con cui dobbiamo confrontarci, c'è poco da discutere. Facciamo una cosa, tutti insieme. Il 12 giugno, fate qualcosa di sinistra. Votate Sinistra per Viterbo.

Carlo D'Ubaldo 






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