ANNO 14 n° 110
Carlo D'Ubaldo (Cgil):
''Persi 11.600 posti
di lavoro in un anno''
''Lo sciopero generale di oggi serve a
denunciare anche questa situazione''
12/12/2014 - 01:00

Riceviamo e pubblichiamo

VITERBO - Nella Tuscia, tra il 2013 e il 2014, sono 11.599 le persone che hanno perso il posto di lavoro. Questi numeri terribili e inquietanti sono lo specchio di quanto la crisi ha prodotto e di quello che socialmente purtroppo comporterà nell’immediato futuro.

Dietro i numeri ci sono persone e famiglie che in questo caso hanno perso il posto di lavoro e che si trovano ad affrontare, con la fine degli ammortizzatori sociali, situazioni drammatiche.Senza il lavoro le persone perdono dignità e il Paese si disgrega.Ecco perché diremo nelle piazze, con lo sciopero generale, e continueremo a dirlo se il governo non ci ascolta, che il paese ha bisogno di ben altro che non le scatole vuote di un governo che non dialoga con il paese ma è avvinghiato a discussioni buone per esercitare il potere e non per governare un paese e portarlo fuori dalla crisi.Le politiche economiche e quelle sul lavoro hanno peggiorato le condizioni di vita di milioni di persone, indebolito i nostri sistemi di protezione sociale e ridotto le tutele per chi è più colpito dalla crisi.

I dati riportati in tabella parlano di una situazione drammatica che non tiene neanche conto degli ultimi licenziamenti collettivi a Civita Castellana (circa 100).

In aggiunta a questi dati bisogna ancora determinare il numero delle mobilità ordinarie che a Civita Castellana erano state autorizzate e che termineranno i loro effetti a Dicembre 2014.

Numeri alti e preoccupanti sui quali la politica locale dovrebbe interrogarsi e produrre atti concreti per cercare di dare risposte, non solo chiacchiere, al malessere profondo che sta aumentando e che non sappiamo ancora che cosa produrrà in tensioni sociali nel 2015.

Lo sciopero generale e le mobilitazioni servono anche a questo: alzare alta e forte la voce di questa parte di Italia, che è stata colpita brutalmente dalla crisi e che aspetta dal Governo, insieme ai precari e ai disoccupati, ai giovani e ai pensionati risposte e fatti concreti, non solo chiacchiere. 

Carlo D’Ubaldo - Segretario generale Cgil Viterbo







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