ANNO 14 n° 89
Capitale italiana cultura
Il dossier del comune
sarà ''processato''
in quarta commissione
08/07/2015 - 00:00

di Roberto Pomi

VITERBO – In quarta commissione si discute sull’operazione, andata male, della candidatura del capoluogo della Tuscia a capitale italiana della cultura. L’appuntamento è per questo venerdì e vedrà protagonisti l’assessore competente Antonio Delli Iaconi e il coordinatore del comitato scientifico Claudio Margottini.

La notizia dell’esclusione di Viterbo dalla rosa dei dieci finalisti, che si contendono i due titoli del 2016 e del 2017, non ha certo fatto brillare di gioia l’amministrazione Michelini e il resto della città. Le minoranze hanno chiesto, nei giorni scorsi, di fare piena luce sulla procedura seguita per costruire il dossier di candidatura. Richiesta rilanciata anche dal consigliere di maggioranza Sergio Insogna. Così si arriva alla seduta di commissione di venerdì mattina, con cui si vuole aprire un momento di analisi e confronto su quanto accaduto.

I titoli in palio, voluti fortemente dal Ministero per i Beni Culturali per stimolare l’attività progettuale dei comuni italiani, portano con sé anche il significativo contributo ministeriale di un milione di euro. Per la città quindi è stata persa un’occasione, ma soprattutto scotta il fatto di non aver neppure passato la prima selezione.

Aquileia, Como, Ercolano, Mantova, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni sono state scelte all'unanimità dalla giuria e dovranno presentare entro il 15 settembre i dossier di candidatura definitivi per la scelta della capitale italiana del 2016, entro il 30 ottobre, e della capitale italiana del 2017, entro il 15 dicembre. La città dei papi invece resta a guardare.

A occuparsi dell’intera operazione un comitato scientifico, deciso dall’amministrazione comunale. Presidente Leonardo Michelini, come vicepresidente Nicola Zingaretti e poi il rettore dell’Unitus Alessandro Ruggeri, la pro rettrice Anna Maria Fausto, il presidente della Fondazione Carivit Mario Brutti, il presidente della Camera di Commercio Domenico Merlani, il prof. Enzo Bentivoglio, il drammaturgo Gian Maria Cervo, il sociologo Francesco Mattioli, il prof. Luciano Osbat, Antonello Ricci, l’assessore alla cultura Antonio Delli Iaconi. Come rappresentanti del consiglio comunale erano stati scelti Filippo Rossi e Giulio Marini, ma quest’ultimo si è poi rifiutato.

La richiesta dei consiglieri comunali di minoranza e di Insogna consiste nel capire cosa è accaduto, raccogliere informazioni su come ha lavorato il comitato: quante volte si è riunito, chi ha effettivamente partecipato, come è stato scritto il dossier e tanto altro.





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