ANNO 14 n° 116
Campo ex fiera, ufficialmente abusivo
Giulio Marini: ''Il Comune si sta muovendo. Siamo di fronte all'illegalitą''
21/03/2017 - 01:29

VITERBO – Campo migranti ex fiera, ufficialmente abusivo. All’indomani della scadenza del termine ultimo per lo smantellamento del centro d’accoglienza, l’amministrazione comunale di Viterbo si muove.

La demolizione dei container istallati provvisoriamente all’ex fiera era fissata per domenica 19 marzo. Ma, due giorni dopo, ancora niente è cambiato e sul destino dei 59 immigrati, a Viterbo dal 21 febbraio, buio totale.

''Ieri era in partenza una nota del Comune – ha dichiarato il consigliere di minoranza Giulio Marini – Posso immaginare il contenuto. Bisogna trasformare questi flussi irregolari in flussi regolari riportando il tutto nella norma. Come sottolineo da tempo e come ieri ha spiegato il presidente del consiglio Gentiloni. Inutile che ci accusino di essere populisti, stiamo solo denunciando una verità che è sotto gli occhi di tutti. Stiamo solo dando lettura di quello che è''. 

Dallo sbarco degli extracomunitari nel Canale di Sicilia al loro arrivo nella Tuscia, secondo il rappresentante politico di Forza Italia, ci sarebbe stata ''una totale trascuratezza delle norme giuridiche''. Mentre un comune cittadino va incontro a problemi legali in caso di abuso edilizio, l’amministrazione di Viterbo sembrerebbe libera di gestire la situazione in totale autonomia. ''Se una costruzione non ha i giusti permessi per stare in piedi va smantellata – ha continuato Marini – e questa dovrebbe essere anche la sorte dell’ex fiera. Nonostante le continue proroghe e i passaggi di palla tra Comune e prefettura''.

E sembrerebbe proprio che quest’ultima, stando alle parole del politico, stia ''giocando'' su un cavillo burocratico per rimandare la chiusura del centro d’accoglienza. Dagli uffici della prefettura non è stata infatti stabilita ancora la data del termine dei lavori all’ex fiera.

Intanto nessuna risposta dal Comune sulla futura destinazione dei 59 ospiti della struttura provvisoria che, indisturbati, continuano a trascorrere le loro giornate tra lezioni di lingua italiana e lavoretti vari.





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