ANNO 14 n° 88
Campi vuoti e rammarico: la reazione del calcio locale
''Situazione gestita male. Non si doveva iniziare''
28/10/2020 - 08:01

VITERBO - ''Noi siamo il calcio che opera nel sociale, quello che toglie i ragazzi dalla strada: siamo un movimento che mette i valori al centro del campo, prima ancora dei gol, sempre e comunque'', parole toccanti quelle pronunciate dal presidente della Lnd Cosimo Sibilia. Sono dichiarazioni che toccano il calcio minore quello che, l'ultimo decreto, ha fermato per un mese per contenere la nuova ondata di contagi da Covid. Ci hanno rimesso i bambini, ci hanno rimesso gli amatori: e' stata colpita e affondata la passione. Con tanti dirigenti e ragazzi che negli ultimi giorni hanno lasciato il pallone per mancanza di stimolo e divertimento. Campi vuoti, palloni che rotolano senza che nessuno li vada a fermare. E' la fotografia del calcio locale che scrive una delle pagine più tristi e desolanti della sua storia. I protagonisti della Tuscia hanno commentato la decisione con parole di rammarico, ma anche di comprensione. Non si critica la scelta, ma la tempistica.

Lorenzo Minciotti, presidente del Montefiascone, ha affermato: ''Io condivido questa sosta. Eravamo arrivati a un punto in cui, continuare, non aveva alcun senso. Forse io non avrei nemmeno iniziato perche' così facendo le società dilettantistiche non sarebbero andate incontro a spese pesanti per dotare le strutture delle strumentazioni richieste dal protocollo. Oltretutto era una situazione annunciata che molti avevano già previsto. Sospendere un mese, comunque, sarebbe giusto nel caso la decisione fosse risolutiva: ma inutile ripensarci, noi siamo qui per divertirci e non aveva senso andare avanti con tutte queste sospensioni''. Proprio nel girone del Montefiascone, quello A, si sono arrivate a giocare solamente due partite a turno a causa dei vari rinvii.

Lo ha confermato anche l'allenatore del Ronciglione, Stefano Del Canuto: ''Una decisione giusta perche' stavamo andando avanti con protocolli non da professionisti. Nel mio caso su 5 partite, ne ho giocate solamente 2. E' una grave perdita a livello di stimoli: non andava bene ed e' stata una decisione logica. Anzi probabilmente sin da ora, se mi trovassi nei panni di chi decide, mi prenderei altro tempo. Inutile allenarsi per poi ritrovarsi a un ulteriore stop perche', se le cose dovessero migliorare, proprio per il fatto che siano migliorate, potrebbero prolungare lo stop. Secondo me non ricominceremo a novembre e sin da ora sarebbe buona cosa confermare una sospensione più lunga per ricominciare, magari ad anno nuovo, con maggiore serenità''.

Leggermente diverso il parere del Direttore Generale dell'Fc Viterbo, Antonino Monterosso, che ha fermato gli allenamenti nell'impianto: ''Dobbiamo attenerci alle regole, ma ci stanno creando molte difficoltà. Abbiamo persone che qui ci lavorano e vivono di calcio. Forse i campionati non dovevano partire e magari aspettare dicembre per una decisione più chiara, evitando anche di far spostare le persone per gli allenamenti. La situazione andava senza dubbio gestita diversamente. Noi ci alleneremo singolarmente: mister e preparatore hanno studiato programmi individuli per ogni giocatore. Ma non possiamo controllarli e non sappiamo se e come li faranno''.







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