ANNO 14 n° 111
Calcagnini: ''Il gruppo Pd ritrovi l'unità''
30/05/2015 - 10:53

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo dal segretario dell'Unione Comunale Stefano Calcagnini

Il Partito Democratico di Viterbo nel confermare e rinnovare la fiducia al sindaco Michelini che ha dato vita dopo 20 anni al primo governo di centro-sinistra della città, lo ringrazia per le proposte fatte, che rientrano, come previsto dalla legge, nella sua esclusiva competenza e responsabilità.

Ribadisce, come fatto già in precedenza, peraltro senza successo per il mancato consenso riscontrato nella maggioranza, di ritenere la presidenza del consiglio un punto di responsabilità da affidare al Partito Democratico e riconferma come espresso in sede di delegazione trattante al sindaco Michelini e al segretario regionale Pd Lazio onorevole Fabio Melilli, che la persona più idonea a rivestire tale responsabilità sia il capogruppo del Pd Francesco Serra, per consenso elettorale e autorevolezza.

Inoltre, al fine di evitare incomprensibili equivoci, il Partito Democratico di Viterbo conferma di avere un solo e unico gruppo consiliare composto esclusivamente dai propri iscritti e il cui capogruppo e portavoce è il consigliere Francesco Serra, con la conseguenza, quindi, che la costituzione di altri eventuali gruppi consiliari con soggetti diversi, non possono che realizzarsi al di fuori dei confini e del gruppo del medesimo Partito Democratico.

E’ appena il caso di ricordare che questa considerazione finale, non è e non vuole essere un diktat, ma al contrario, senza dubbio di interpretazione alcuno, quanto chiaramente e testualmente espresso e sancito dallo statuto del Partito Democratico.

Siamo certi che il gruppo consiliare del Pd saprà ritrovare quell’unità di intenti, allo scopo di non far rimpiangere alla città di Viterbo, le vecchie amministrazioni di centro-destra, lavorando, esclusivamente, per risolvere i problemi della città, senza dare ulteriormente la sensazione che si voglia far cadere, inspiegabilmente, la prima amministrazione di centro-sinistra dopo decenni, per una mera questione di poltrone o peggio di sgabelli.

Tutto questo non appartiene alla cultura del Partito Democratico di Renzi. Siamo certi che il gruppo consiliare vorrà farne debitamente tesoro.





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