ANNO 14 n° 110
Cade dalla sedia a rotelle e muore, ''In clinica non c'era alcun protocollo''
In aula la testimonianza dell'infermiera caposala, nominato il medico legale
20/02/2018 - 07:32

NEPI – Cade dalla sedia a rotelle e dopo quindici giorni di agonia tra casa di riposo e ospedale di Civita Castellana, muore. A processo per omicidio colposo, ora, sono finiti un medico e un’infermiera della clinica di Nepi appartenente al gruppo Ro.Ri, in cui G.V. a 87 anni ha perso la vita.

Secondo le prime ricostruzioni, la donna, anziana e incapace di muoversi autonomamente, sarebbe caduta dalla sedia a rotelle perché non fissata in maniera idonea, riportando così lesioni al cranio talmente gravi da portarla alla morte nel giro di pochi giorni.

''Quando sono arrivata in clinica, come sostituta momentanea dell’effettiva caposala, ho notato che non c’era alcun protocollo per la prevenzione e la gestione delle cadute – spiega in aula un’infermiera romana di 57 anni, – nonostante non ci fosse nulla di scritto, tutti tra dipendenti e Oss erano in grado di gestire un’emergenza e di assicurare alle carrozzine e agli attrezzi gli ospiti della casa di cura''.

Nessun protocollo dunque, ma un numero di cinte, bretelle e pettorine sufficiente per tutti i pazienti della struttura: ''Era quello l’importante. Che nessuno fosse lasciato solo, senza le dovute accortezze: che fossero sbarre per i letti o cinture. E così è sempre stato''.

Forse una distrazione allora, o un incidente, quello che ha portato il 6 giugno del 2012 alla morte del’86enne: portata in pronto soccorso dopo l’insistenza dei figli e subito ricoverata, non avrebbe reagito alle importanti lesioni riportate al cranio.

Delle contusioni con diramazioni a raggera e delle ecchimosi che, però, poco sarebbero compatibili con una caduta da seduta. Ed è per questo che il tribunale viterbese ha nominato un medico legale: spetterà a lui capire se effettivamente l’anziana donna sia morta per le ferite riportate a seguito della caduta o sia stato altro ad ucciderla.

Entro 60 giorni il deposito della perizia, si tornerà in aula a luglio.





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