ANNO 14 n° 110
Caccia aperta
ai malviventi
Proseguono le indagini dei carabinieri per risalire agli autori del colpo
04/02/2016 - 02:01

VITERBO – Inquirenti al lavoro per risalire ai rapinatori del portavalori. Tre gli autori materiali del colpo, quelli che, armati di pistole e fucili e con un finto ordigno, hanno minacciato i vigilantes per portare via il bottino e fuggire a tutta velocità. Esperti, professionisti del crimine che, probabilmente, hanno agito anche con l’aiuto di una quarta persona, un complice che, subito dopo il colpo, li ha caricati a bordo di un’auto ''pulita'', dal momento che quella usata per l’assalto, con all’interno tutte le armi, è stata ritrovata nelle campagne circostanti.

Le indagini, condotte dai carabinieri del nucleo operativo di Viterbo e coordinate dal sostituto procuratore Massimiliano Siddi, proseguono a ritmo serrato. Telecamere, in quel tratto di strada, non ce ne sono. Ora si cerca incrociare quanti più dati possibile: dall’ascolto dei testimoni, in primis i vigilantes, ai rilievi e accertamenti sul furgone e sulla Bmw usata dai malviventi per assalire il portavalori.

Un vero colpo grosso, di almeno un milione di euro. Un colpo che, a memoria, almeno negli ultimi dieci anni, non è mai stato compiuto nella Tuscia. Nel Lazio, invece, meno di venti giorni fa, nella zona di Parco Leonardo, a Fiumicino, è stata sventata una rapina simile: poco prima delle 7, cinque rapinatori, con una macchina e un furgone, hanno bloccato la rampa di accesso all'autostrada Roma-Fiumicino e hanno fermato un portavalori, cercando invano di aprire il portellone. Fallito il colpo, poi sono fuggiti. In quell’occasione è rimasta ferita una guardia giurata, colpita alla testa dal calcio della pistola.





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