ANNO 14 n° 115
Bracconaggio, un'infrazione al mese
È il dato della Tuscia che emerge dal rapporto Legambiente sulle Ecomafie
06/10/2016 - 06:06

VITERBO – (i.m.) Con la caccia o la pesca di frodo ''Ti piace vincere facile?'', come direbbe un noto spot televisivo. I dati di Lagambiente parlano chiaro: il bracconaggio è un fenomeno diffuso in tutta Italia. Anche Viterbo infatti è iscritta nella lista della città interessate da questo tipo di reato. Ma i dati che riguardano il capoluogo della Tuscia sono fortunatamente più rassicuranti rispetto al resto delle città dello Stivale.

''In Italia negli ultimi sette anni, dal 2009 al 2015 – scrive Legambiente -, ogni giorno sono state registrate 20 infrazioni contro la fauna selvatica, denunciate 16,5 persone ed effettuati quasi 7 sequestri.  Per quanto riguarda i reati di bracconaggio, articolo 30 della legge 157/92, nei quattro anni dal 2012 al 2015, ogni giorno sono stati avviati 2,5 procedimenti contro noti, indagate 3,2 persone ed è stato aperto un procedimento contro ignoti''.

Il rapporto dell’associazione Legambiente sulle Ecomafie in Italia negli anni 2009-2015 registra le maggiori infrazioni per bracconaggio in Campania, Sicilia e Puglia. Anche la regione Lazio non è esclusa dalla lista: il totale delle infrazioni infatti ammonta a 5.861 (un caso ogni 0,4 giorni).

Nel dettaglio Viterbo, ancora secondo i dati registrati dal rapporto stilato dall’associazione, risulta sotto la media regionale classificandosi all’ultimo posto per i reati di bracconaggio. La città dei Papi e la sua provincia registrano infatti un numero totale di 80 infrazioni (una ogni 31,9 giorni) rispetto alle 4477 di Roma (una ogni 0,6 giorni) e alle 832 di Latina, 195 di Rieti e le 97 infrazioni di Frosinone.

Di conseguenza anche le persone denunciate e i sequestri disposti dalle autorità giudiziarie risultano in un numero inferiore nel Viterbese rispetto al resto dei capoluoghi della regione Lazio. Dal 2009 al 2015 sono state infatti denunciate nella Tuscia 31 persone e attivati 41 sequestri. Al vertice della classifica regionale è di nuovo dalla Capitale che si aggiudica il primo posto con 2128 denunce e 350 sequestri.






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