ANNO 14 n° 115
Boom in tutta la Tuscia per i 'Regacicli'
Record di iscrizioni alla pagina Facebook per donare oggetti inutilizzati
07/03/2015 - 02:00

di Tommaso Crocoli

VITERBO - Un vecchio paio di pantaloni rimasto indietro di qualche taglia, una collana regalata da un parente e mai indossata. O magari un videogioco nuovo fiammante comprato appena un mese prima e mai acceso perché, tra lavoro e impegni vari, il tempo non c'è proprio. Chi di noi, di fronte a soffitte stracolme e oggetti lasciati a impolverare non ha mai pensato ''Lo butto, ma che peccato''. Oggi, per fortuna, un'alternativa c'è. E a Viterbo l'hanno scoperta in tanti.

Si chiama ''A me non serve più...Chi lo vuole?'' ed è un gruppo Facebook in costante crescita grazie al quale è possibile ''regaciclare'' ad altre persone tutti quello che in casa nostra ha esaurito la sua utilità, evitando così di mandare in discarica piccoli tesori ancora belli e funzionanti. Il meccanismo è semplicissimo: ci si iscrive e si pubblica un bel post con scritto ''Offro in regalo'' condito da foto e descrizione dell'oggetto. Trovato qualche utente interessato, ci si dà appuntamento in giro per Viterbo e si effettua lo scambio, magari davanti a una bella tazza di caffè.

La pagina è nata da poco, pochissimo, ma sta facendo proseliti a ritmo vertiginoso. ''L'ho aperta il 18 dicembre - spiega Letizia Chiatti, avvocato viterbese che gestisce il profilo Facebook insieme a Bruno Paganelli e Stefania Ioime- quasi per caso: dovevo sostituire una stampante nel mio studio e mi dispiaceva buttare la precedente, che aveva appena qualche mese di vita. Così ho creato il gruppo e iniziato ad aggiungere degli amici. Oggi siamo arrivati a 4000 iscritti, tutti nel viterbese''.

Numeri impressionanti, con un volume di scambi ancor più vertiginoso: ogni giorno sono infatti più o meno 70 gli oggetti che vengono regaciclati in giro per la Tuscia. Un modo per disfarsi di qualche vecchio ricordo, certo, ma anche per cercare oggetti di cui si ha un disperato bisogno: non è raro imbattersi in post di famiglie, magari con qualche difficoltà economica alle spalle, a caccia di giocattoli, libri e vestiti per bambini.  

Doversi incontrare di persone per consegnare i regacicli permette anche di conoscere gli altri membri del gruppo e creare dei rapporti che vadano al di là del semplice scambio di turno: ''La rete è uno strumento, non un fine - conclude Letizia Chiatti - e l'idea del gruppo è proprio quella di prediligere i rapporti umani alla semplice spedizione di un pacco''.

Ecco perché a potersi iscrivere sono soltanto i residenti nel territorio viterbese. Ed ecco perché gli appassionati, nonostante la brevissima vita della pagina, hanno già dato vita a un ''gioveciclo'' (un aperitivo in cui conoscersi di persona, fissato di giovedì) e a una bella pizzettata serale al Portico, in pieno centro, con il locale ovviamente riservato solo ai membri vista l'alta affluenza. Prossimo appuntamento, con la bella stagione, un incontro tutti insieme a Prato Giardino. Di questo passo viene quasi da chiedersi se c'entreranno tutti.






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