VITERBO - ''Nel 2015 il Bollo Auto ha assicurato alle casse delle Regioni oltre 6 miliardi di euro, incidendo per l'11,7% del totale delle entrate delle imposte e tributi propri delle Regioni (Irpef regionale, Irap, Arisgma, ecc.), equivalenti a 51,4 miliardi di euro''. A dichiararlo è Giancarlo Turchetti, segretario generale della Uil di Viterbo. È quanto emerge da un'analisi della Uil Servizio politiche territoriali che ha elaborato i bilanci di previsione delle regioni del 2015.

''Nello specifico - spiega Turchetti - le tasse automobilistiche hanno assicurato in Lombardia 849 milioni di euro (il 9% del totale del gettito dei tributi propri), nel Lazio 775 milioni di euro (il 9,4% del totale dei tributi propri), nel Veneto 595 milioni di euro (il 14% del totale del gettito dei tributi propri), in Emilia Romagna 550 milioni di euro (il 14,7% del totale dei tributi propri) e in Piemonte 543 milioni di euro (il 10,8% del totale dei tributi propri)''.

''Considerando il parco veicoli circolante in Italia - prosegue il segretario Confederale Uil Guglielmo Loy –nel 2015 si sono pagati 147 euro in media l'anno per ogni veicolo circolante (autovetture motocicli ecc.). In Toscana si pagano mediamente 189 euro l'anno per ogni veicolo circolante, nel Lazio 184 euro, nel Veneto 177 euro, in Emilia Romagna 173 euro e in Molise 172 euro. Mentre in Sardegna mediamente ogni veicolo circolante ha pagato 86 euro, in Sicilia 100 euro, in Calabria 105 euro, in Campania 116 euro e in Valle d'Aosta 128 euro.

Come si vede, si tratta di un bel 'gruzzoletto', a cui le regioni già alle prese con i tagli decisi dal Governo dovrebbero rinunciare. Pertanto la ventilata abolizione del bollo auto dovrà assicurare integralmente il gettito alle regioni, come è stato fatto per la Tasi. Altrimenti - conclude Guglielmo Loy - è forte il rischio di abolire una tassa 'odiata' dagli automobilisti, ma nel contempo aumentarne altre come l'Addizionale regionale irpef o le accise sui carburanti''.