ANNO 14 n° 114
''Blu di Tuscia'' a San Pellegrino in fiore
Le stampe cianotipiche di Scataglini a Palazzo degli Alessandri
27/04/2016 - 10:22

VITERBO - La mostra ''Blu di Tuscia'' di Marco Scataglini approda a Viterbo, a Palazzo degli Alessandri, in occasione di San Pellegrino in Fiore, dal 29 aprile al 1 maggio. Si tratta di una serie di stampe cianotipiche che rappresentano alcune delle zone meno note della Tuscia, le preferite dall'autore.

Per raccontare ulteriormente la magia e il fascino di questa terra, durante la mostra (indicativamente alle ore 10 alle ore 11,30, alle ore 16 e alle ore 17.00), ci saranno proiezioni di fotografie 3D (anaglifi) da guardare con gli appositi occhialini.

''La Cianotipia è una tecnica di stampa ai Sali di ferro inventata nel 1842 da sir John Heschel ( 1792 – 1871). Con questa tecnica si ottengono stampe dai toni blu e più esattamente blu di Prussia, uno dei primi coloranti chimici della storia - afferma Scataglini -. Per questo ho intitolato la mostra 'Blu di Tuscia', con riferimento da un lato alla tecnica (detta anche Blueprint), dall'altro al tema della mostra stessa, che è una sorta di esplorazione della magnifica regione in cui vivo, la Tuscia appunto, ricca di paesaggi e natura che fotografo oramai assiduamente da circa 5 anni, cioè da quando mi sono trasferito a Tuscania''.

Perché la scelta di questa tipologia di stampa? ''Perché consente di recuperare un certo tipo di manualità in campo fotografico - spiega l'autore -, oggi che impera il digitale (e sebbene le foto di partenza siano quasi tutte realizzate con fotocamere digitali...), e anche perché si ottengono stampe che sembrano senza tempo, non legate al contingente quotidiano. L'emulsione sensibile (ottenuta da ferricianuro di potassio e ferro ammonio citrato) è creata partendo da chimici puri e stesa manualmente su carta da acquarello; i negativi in formato A4 sono ottenuti con la stampante inkjet (stampa su fogli di acetato) e, messi a registro con i fogli sensibilizzati, sono esposti al sole: i raggi UV compiono il miracolo della creazione dell'immagine positiva''.

''Il blu della stampa originale in genere viene virato grazie a bagni in sostanze contenenti tannino: nel mio caso ricorro al caffè solubile - conclude -. In tal modo di ottengono toni che vanno dal blu 'avio' al marrone, al quasi nero. Spero che queste mie immagini rendano appieno la mia passione per questa terra e le sue meraviglie, che vanno conosciute e soprattutto protette affinché anche le generazioni future possano goderne''.






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