ANNO 14 n° 107
Blitz antiterrorismo in Belgio, uccisi 2 jihadisti: 'Preparavano attacco a Bruxelles'
16/01/2015 - 10:06

Il livello di allarme sicurezza è stato aumentato a 3 su una scala di 4 per tutto il Belgio, non solo per polizia e tribunali. Lo ha annunciato il premier Charles Michel al termine di una riunione d'emergenza, precisando che si tratta di 'misure di prudenza' e che 'non esistono nuove minacce'. 'Dopo una lunga preparazione - ha sottolineato il premier - operazioni di lotta contro il terrorismo sono cominciate sul terreno, nel quadro di un'inchiesta giudiziaria e sulla base dei nostri servizi d'intelligence'.

 

23.26 - Due sparatorie sarebbero in corso nei paesi di Angleur e Amercoeur, nella provincia di Liegi e non lontani da Verviers. E' quanto riferisce il sito della Dernière Heure, secondo cui a Verviers sono stati ritrovati anche kalashnikov, prodotti per fabbricare bombe e divise da poliziotto.

 

23.04 - Sono ancora in corso le operazioni di perquisizione a Bruxelles, mentre sono terminate a Verviers, dove due sospetti jihadisti sono morti in uno scontro a fuoco con le forze speciali, e in alcuni altri comuni della capitale belga. E' quanto riferisce la Procura federale. Secondo alcuni media, diverse persone al momento attivamente ricercate dalla polizia sono al momento introvabili e sarebbero in fuga.

 

22.34 - E' in corso una riunione d'emergenza tra il premier belga Charles Michel, i ministri di interno, Jan Jambon, e giustizia, Koen Geens, con i servizi di sicurezza. E' quanto riferisco alcuni media belgi.

 

22.20 - La polizia ha fatto una nuova irruzione a Verviers, in un palazzo vicino a quello dell'assalto in cui sono morti due presunti jihadisti e un terzo è stato ferito. Lo riporta l'agenzia Belga spiegando che la polizia non ha dato dettagli su questa nuova operazione.

 

IL PUNTO ALLE 00.02 (di Patrizia Antonini) - Erano tornati dalla Siria da una settimana e stavano preparando un grande attentato in Belgio, i componenti della cellula di jihadisti neutralizzata dalle forze speciali della polizia a Verviers (quasi ai confini con la Germania) in una maxioperazione che ha portato alla morte di due terroristi, al'arresto di un terzo e ad una decina di controlli e perquisizioni, anche a Bruxelles, Villvord, Zaventem, Moelenbeck e Anderlecht, dove in un edificio è stato rinvenuto dell'esplosivo. Ci sarebbero anche alcuni ricercati in fuga. E nella notte sono state segnalate sparatorie nei paesi di Angleur e Amercoeur, nella provincia di Liegi e non lontani da Verviers. A riferirlo il sito della Dernière Heure, secondo cui a Verviers sono stati ritrovati anche kalashnikov, prodotti per fabbricare bombe e divise da poliziotto.

 

Tutte zone e comunità in cui è segnalata forte la presenza dei cosiddetti 'foreign fighters', i combattenti Ue radicalizzati e addestrati, che tornando dalla Siria e da altre aree di crisi, sono vere e proprie bombe ad orologeria, pronte a scatenare l'inferno. Il numero di europei confluiti tra le maglie della Jihad, secondo le ultime stime fornite da Europol è tra i 3000 ed i 5000. Di questi circa 400 dal Belgio. Un numero alto, soprattutto se commisurato alle dimensioni del Paese.

 

Nel mirino dei fondamentalisti c'era la polizia. E dalle intercettazioni, con cimici nascoste negli edifici in cui i tre si recavano abitualmente e nei loro veicoli, era emerso chiaramente che avrebbero colpito a breve. Intanto un'auto in borghese della polizia era già stata notata dai vicini nei giorni precedenti. Dalla Procura federale non forniscono molti dettagli sul blitz delle forze speciali, iniziato nel pomeriggio intorno alle 17,45 e conclusosi con la morte di due terroristi e l'arresto di uno di questi. Dopo l'operazione è stata convocata una riunione d'emergenza tra il premier belga Charles Michel, i ministri di interno, Jan Jambon, e giustizia, Koen Geens, con i servizi di sicurezza.

 

Secondo le ricostruzioni dei magistrati i primi ad aprire il fuoco sarebbero stati i tre uomini. Non appena si sono accorti della presenza degli agenti delle forze speciali che stavano per fare irruzione, hanno cominciato a sparare con armi da guerra. Armi semiautomatiche e kalashnikov. Intanto dai tetti degli edifici attorno, i tiratori scelti seguivano la situazione.

 

La gente per strada è stata invitata ad allontanarsi velocemente. 'Stavamo risalendo rue des Ecole e volevamo attraversare alle strisce pedonali di rue de la Colline, quando un uomo vestito di blu scuro e col passamontagna sul volto ci ha spinto alle spalle e ci ha detto 'correte'', racconta una donna che si è trovata a passare per strada con i figli piccoli, mentre in un edificio poco lontano si cominciava a scatenare l'inferno, come testimoniano le immagini dei video amatoriali girate dagli abitanti della zona. In una di queste si vedono gli uomini coperti dai passamontagna in azione nell'abitazione, mentre fuori è buio e c'è fumo che esce dalle finestre.

 

Intanto la procura federale sottolinea che le indagini erano iniziate già da alcune settimane, e non smentisce nè conferma legami della cellula con gli attentati di Parigi, ed in particolare con Ahmedi Coulibaly (SPECIALE: I TRE GIORNI PIU' LUNGHI DI FRANCIA), che proprio in Belgio avrebbe acquistato le armi per l'attentato nel supermercato kosher. Nella notte nuove perquisizioni, in una grande operazione coordinata a livello di sette Paesi europei e in Yemen.

 

00.23 Sparatoria per inseguimento auto, dinamica non chiara - Un inseguimento tra un'auto, intercettata nella provincia belga di Lussemburgo, e la polizia stradale, è all'origine delle sparatorie tra Angleur e Amercoeur. Ci sarebbe un ferito. E' quanto riferisce l'agenzia Belga. Non si conoscono al momento le ragioni dell'inseguimento né della sparatoria, e la situazione resta confusa. Secondo la Belga non ci sarebbero legami apparenti con le operazioni antiterrorismo in corso nel Paese.

ansa.it






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