ANNO 14 n° 107
Biblioteche, in ballo 250mila euro della Regione
L'argomento il 4 marzo in consiglio provinciale, poi a Palazzo dei Priori
02/03/2015 - 18:04

di Roberto Pomi

VITERBO - Una nuova strada per il Consorzio Biblioteche. Il 4 marzo il consiglio provinciale discute un punto interessante all’ordine del giorno: progettazione delle sede unica delle biblioteche. Presto il tema sarà affrontato anche a Palazzo dei Priori. La ragione di questa centralità dell’argomento nell’agenda politico-amministrativa locale è tutta da ricercare nel rischio di perdere 250mila euro, destinati alla progettazione della sede unica, messi a disposizione dalla Regione Lazio.

E la sede unica in questione sarebbe proprio l’attuale caserma dei vigili del fuoco della Pila, già interessata da un progetto di massima commissionato dall’attuale commissario del Consorzio Paolo Pelliccia anni fa. A maggio infatti dovrebbero essere consegnate le chiavi della nuova caserma del 115, in via d’ultimazione sulla Cassia Nord.

Questo implica la disponibilità, a breve, dei vecchi locali. Lo stesso commissario Pelliccia, alle prese con la difficile avventura di dover far quadrare i conti del Consorzio senza i 500mila euro di Palazzo Gentili, aveva annunciato nel corso di una conferenza stampa di qualche settimana fa la sua intenzione di trasferire tutto alla Pila, appena possibile. Anche senza interventi di sistemazione. Questo per liberarsi dalla pesante mole degli affitti per gli spazi di viale Trento, circa 140mila euro all’anno.

I 250mila euro serviranno per realizzare un vero progetto della possibile cittadella della cultura, a due passi dal rettorato di Santa Maria in Gradi. L’urgenza con cui l’argomento sta per essere affrontato a Palazzo Gentili e presto a Palazzo dei Priori indica la volontà di risolvere l’imbarazzante situazione in cui rischia di venire stritolato il sistema bibliotecario viterbese. Secondo indiscrezioni a breve è previsto anche un incontro tra il presidente del Consorzio Pelliccia e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. La Regione infatti sembra intenzionata a pressare per dare una soluzione alla problematica che si è aperta, soluzione funzionale anche a giocare al meglio la partita del capoluogo della Tuscia sulla candidatura come capitale italiana della cultura.





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