VITERBO - Claudio Viti e Riccardo Ricciuti sono i due nuovi direttori delle unità operative complesse rispettivamente di Otorinolaringoiatria e Neurochirurgia. I due professionisti sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa presso la cittadella della salute a cui hanno partecipato anche Luciano Pompei (direttore del dipartimento Oncoematologico), Sandro Zucchi (direttore dell’unità operativa Riabilitazione e rete territoriale), Nicola Falcone (direttore dell’unità operativa Coordinamento assistenza pazienti affetti da sla e sclerosi multipla) e Daniela Donetti, direttore generale dell’Asl.

Per Claudio Viti è un ritorno a Viterbo. “Ho già lavorato a Viterbo – ha detto il direttore di Otorinolaringoiatria – e sono consapevole che le aspettative sono tante. Dovrò lavorare sodo e bene. Dal punto di vista oncologico il mio sarà un supporto a una rete già solida. In seguito andrò ad affrontare le varie criticità come la riattivazione di una chirurgia di tipo endoscopico per portare al 100 percento la mia specialità. E’ infine importante il rapporto con il territorio e con i presidi di Tarquinia e Civita Castellana”.

Per Riccardo Ricciuti, invece, è la prima volta nella Tuscia. “Se dovessi fare uno spot di tre parole – ha spiegato Riccardo Ricciuti – direi expertise, innovazione tecnologica e network. Sarà importante rafforzare i legami con l’ordine dei medici mediante un colloquio costante. Il tutto per sviluppare strade diverse come la rete di neuro-oncologia. Avrò dunque molto bisogno dei colleghi per portare avanti i discorsi sulle malattie tumorali e celebrali, creando percorsi completi dalla diagnosi alla terapia. Svilupperemo l’endoscopia ma anche tutte problematiche relative al dolore e alla riabilitazione, faremo un lavoro di squadra bello e innovativo. La parola chiave è team perché insieme abbiamo più forza”.

Il direttore generale dell’Asl, Daniela Donetti ha spiegato che: ““Il progetto dell’area Neuroscienze va avanti. E’ in una fase quasi conclusiva ma che per noi rappresenta un punto per un nuovo inizio. L’introduzione delle due nuove unità operative è possibile anche grazie all’assunzione di personale nei reparti in difficoltà. In tutto sono ventidue i nuovi infermieri assunti. Arriveranno poi altri due primari: tutto questo per chiudere un team di altissima competenza”.