ANNO 14 n° 79
Belcolle, anche il papà in stanza 24 ore su 24 con il neonato e la mamma
Estesa la pratica del ''Rooming in''. Soddisfatto il direttore della Asl Donetti
19/07/2019 - 09:42

VITERBO - Nei giorni scorsi, presso l’unità operativa di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Belcolle, è stata estesa la pratica del ''Rooming in'': un elemento chiave all’interno del modello di percorso nascita della Asl di Viterbo, in quanto assicura il contatto stretto e continuo e il legame emotivo fin dalla nascita tra madre e bambino.

Il ''Rooming in'' è offerto a tutte le mamme che a Belcolle possono avere i loro piccoli in camera, 24 ore su 24, sia di giorno che di notte, ad eccezione del tempo strettamente necessario all’espletamento delle procedure assistenziali, a meno che la salute di uno dei due lo impedisca. Tra le introduzioni più rilevanti, rispetto alla pratica operativa nell’ostetricia di Viterbo dal 2006, anno in cui Belcolle ha ottenuto da Unicef il riconoscimento di ospedale amico del bambino, è che ora anche i papà, o la persona di fiducia scelta dalla mamma potranno essere in stanza, insieme ai loro piccoli, per l’intera giornata. Tutta la famiglia, quindi, seguita da una equipe multidisciplinare potrà beneficiare di questo spazio ad accesso libero, con la possibilità anche per i papà di essere presenti e di collaborare con le mamme all’accudimento del piccolo.

Molti sono i vantaggi legati ''Rooming in''. Tra questi: la facilitazione dello sviluppo delle competenze della coppia genitoriale nella cura del proprio bambino, riducendo anche gli effetti e le problematiche legate al passaggio dall’ospedale a casa, un percorso più naturale all’avvio e al mantenimento dell’allattamento al seno, dando al bambino la possibilità al di attaccarsi ogni qualvolta ne senta il bisogno, la promozione dell’attaccamento e della relazione mamma-bambino (processo di bonding) e la riduzione del rischio di infezioni ospedaliere per il neonato.

“L’ampliamento della pratica del Rooming in a Belcolle – commenta il direttore generale della Asl di Viterbo, Daniela Donetti - giunge al termine di un lavoro, serio rigoroso, che ha visto impegnato un team multidisciplinare di professionisti e che si è concluso con la redazione delle istruzioni operative da parte dell’area ostetrica del nostro Governo delle professioni sanitarie, con l’obiettivo di definire in maniera uniforme le modalità organizzative. Così come nella fase di progettazione, anche in quella esecutiva il Rooming in prevede il coinvolgimento di una equipe interdisciplinare (nella quale è presente sempre una infermiera pediatrica) che valuta attentamente le competenze materne, considerando anche i bisogni sociali, psicologici e culturali, attivando, qualora sia necessario, i servizi competenti. L’equipe, composta dall’ostetrica, dall’infermiera pediatrica, dal ginecologo e dal pediatra, assicura, inoltre, la continuità assistenziale alla coppia madre/bambino, offrendo tutti i riferimenti utili. Dopo la realizzazione dell’agenda di gravidanza, l’avvio del progetto Percorso nascita 4.0 e l’applicazione di tante altre procedure, la Asl di Viterbo compie un’ulteriore azione significativa a sostegno delle mamme, dei loro piccoli e di tutto il nucleo familiare”.






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