ANNO 14 n° 116
Battaglia legale sul Natale, il tribunale: ''Più verosimile la tesi Fantaworld''
I giudici rilevano:''Fondazione Caffeina sapeva del conflitto sui beni tra la società e Spazio Eventi''
04/12/2019 - 06:42

VITERBO – La battaglia legale sul Natale segna un nuovo capitolo. Dopo l’accoglimento del ricorso con il sequestro giudiziario di alcuni beni di Spazio Eventi, Fantaworld segna un secondo punto a suo favore nella battaglia legale con la stessa Spazio Eventi e Fondazione Caffeina. Il tribunale civile di Viterbo – in composizione collegiale, presidente dottor Eugenio Turco, giudice relatore dottoressa Fiorella Scarpato - a cui Spazio Eventi aveva presentato reclamo proprio contro l’ordinanza di sequestro dei beni, senza entrare nel terreno del giudice di merito, riconosce ''la maggiore verosimiglianza della tesi sostenuta dalla Fantaworld'' in considerazione di ''una certa ‘peculiarità’ inerente al rapporto tra la Spazio Eventi e Fondazione Caffeina''.

Fantaworld, difesa dall’avvocato Andrea Genovese, ha sempre rivendicato la proprietà di alcuni allestimenti del villaggio di Natale in virtù di una compravendita avvenuta da Spazio Eventi come da fattura datata dicembre 2018. Beni che sarebbero stati oggetto di una successiva alienazione a Fondazione Caffeina.

Il tribunale ricorda che benché la Fondazione Caffeina fosse in trattativa con la Fantaworld per la gestione del Caffeina Christmas Village 2019/2020, successivamente cambiando idea, ''decide di acquistare dallo Spazio Eventi tutti i beni di quest’ultima al prezzo di 300mila euro'' con fattura datata 30 luglio 2019 e quasi contemporaneamente, in ragione della morosità di Spazio Eventi al pagamento del canone di locazione, stipula in proprio un contratto di locazione dei magazzini in cui erano custoditi tutti i beni inclusi quelli oggetto della vendita in favore di Fantaworld.

La ''peculiarità'' dei rapporti tra Spazio Eventi e Fondazione Caffeina, secondo il tribunale, si evince dalla fattura di acquisto dei beni del luglio del 2019 che non è né seguita né preceduta da contratto di acquisto per cui non si sa quando e come verranno consegnati i beni; dal pagamento di un anticipo di 4000 euro avvenuto il 24 agosto, quando era già stata fissata l'udienza per la discussione sul sequestro, mentre secondo gli accordi era previsto un acconto di 100mila euro da versare entro il 30 settembre 2019; dalla stipula ''frettolosa'' del contratto di locazione dei magazzini dopo soli 5 giorni dalla fattura del 30 luglio 2019 e due giorni giorni dopo la lettera con cui il legale di Spazio Eventi rifiuta di fatto la riconsegna dei mobili a Fantaworld.

Il tribunale sostiene in sintesi che Fondazione Caffeina verosimilmente era consapevole del conflitto esistente tra Fantaworld e Spazio Eventi circa la qualità e la quantità dei beni oggetto della fattura del 2018, non fosse altro per il fatto che Berardino, legale rappresentante di Spazio Eventi, aveva una quota nella Fantaworld ed era al contempo direttore generale della Fondazione Caffeina.

La prossima parola spetterà al giudice di merito. Intanto c'è da ipotizzare che questa seconda decisione del tribunale civile di Viterbo, che ha gettato luce su alcuni snodi problematici, potrebbe avere un peso anche nell’indagine penale per appropriazione indebita aggravata dei beni rivendicati da Fantaworld, su cui stanno lavorando i pm Paolo Auriemma, Stefano D’Arma ed Eliana Dolce.





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