STELLA AZZURRA - SENIGALLIA 60-73

STELLA AZZURRA: Chiatti 8, Rossetti 11, Rovere 2, Marcante 20, Cecchetti 16, Meschini 3, Manetti, Rogani ne, Brunelli, Meroi ne. Allenatore: Cipriani.

SENIGALLIA: Pierantoni 26, Battisti 5, Bertoni, Maddaloni 16, Pasquinelli 2, Catalani 6, Giampieri 7, Scrima, Diotallevi ne, Casagrande 11. Allenatore: Valli.

VITERBO - Niente da fare per la Stella Azzurra, costretta a chinare il capo di fronte alla più quotata Senigallia: 60-73 il punteggio finale, al termine di una partita comunque combattuta, dove però la grinta dei biancostellati non è bastata a portare a termine l'impresa. Ospiti più efficaci in difesa, dove sono riusciti a limitare efficacemente Rossetti, e trascinati da un Pierantoni a tratti davvero immarcabile.

La Stella va subito sotto, mette momentaneamente la testa avanti grazie a Cecchetti e Marcante, poi subisce il sorpasso di Senigallia, trascinata da Pierantoni con due triple. Chiatti e Maddaloni si rispondono, una bomba di Cecchetti permette di chiudere il primo quarto sul 14-18.

La seconda frazione è stabilmente in mano agli ospiti, con Catalani e Battisti che scavano fino al +8. Giampieri trova una tripla, la Ilco prova con le unghie a restare in partita grazie a Chiatti e Marcante ma all'intervallo lungo il tabellone recita 31-44.

Il terzo quarto, in sostanza, è un lungo botta e risposta tra i due quintetti, con Senigallia però sempre a distanza di sicurezza. La reazione della Stella passa sempre dalle mani di Chiatti e Marcante, top scorer per i viterbesi, ma Catalani e Maddaloni fissano il punteggio sul 48-61.

Un'analisi che si potrebbe estendere anche all'ultima frazione, anche se i canestri di Marcante e Rossetti, che valgono il -7 a cinque minuti dalla fine, infiammano improvvisamente il pubblico del Palamalè. Il miracolo, però, non si concretizza: Casagrande e Giampieri fermano sul nascere la rimonta, il 60-73 finale premia un Senigallia superiore alla Stella Azzurra, che dovrà cercare punti play-off nelle prossime giornate. Tempo ce n'è ancora, ma altri passi falsi come quello di Cagliari non possono più essere tollerati.