ACQUAPENDENTE - Tutti in difesa dell'ospedale di Acquapendente. Il sindaco Bambini, insieme ai 14 comuni del comprensorio e all'onorevole Alessandra Terrosi (Pd) hanno chiesto alla direzione aziendale e alla Regione Lazio ''di sospendere ogni ulteriore decisione e di trovare insieme soluzioni alternative ed innovative che tutelino il diritto alla salute''. La chiusura del nosocomio, o comunque lo smatellamento porterebbe conseguenze negative per tutto il territorio: '' Riteniamo che la logica fino ad oggi adottata dalla politica regionale – dice Bambini – e di conseguenza dall'azienda sanitaria non abbia prodotto i risultati auspicati. Le liste di attesa si allungano, la mobilità passiva cresce, i territori si sguarniscono, i costi lievitano e soprattutto i nostri cittadini si trovano sempre più in difficoltà nell'ottenere una risposta ai loro problemi. La logica di accentrare i servizi sanitari ha prodotto un vuoto nelle periferie e ha reso evidente una inadeguatezza delle strutture centrali. Questo ci impone di chiedere sia alla Regione che all'azienda di ripensare il modello sanitario fino ad oggi intrapreso, cercando insieme alle Amministrazioni ed ai cittadini di costruire un sistema sanitario degno di tale nome''. L'appello sarà ribadito il prossimo lunedì (23 giugno) durante l'incontro tra l’amministrazione comunale ed il presidente della Commissione regionale alla sanità.