ANNO 14 n° 109
Bagnaccio, arriva
la proroga ai gestori
Scade ad aprile, così ci saranno i tempi per la gara d'appalto
01/12/2015 - 15:58

di Roberto Pomi

VITERBO - Bagnaccio, proroga di quattro mesi per l’associazione che lo gestisce. La decisione è arrivata questa mattina ed è stata formalizzata con una delibera di giunta. Senza questa azione si sarebbe dovuto procedere nella giornata di oggi con la chiusura del pozzo che serve l’area termale. I quattro mesi di proroga serviranno all’amministrazione di Palazzo dei Priori per predisporre il nuovo bando per l’affidamento.

La vicenda appare piuttosto complicata. Infatti i contenuti stessi della delibera che dispone la gara, su cui si è in attesa del parere della Regione, sono stati oggetto di contestazione da parte degli utenti del Bagnaccio che, nelle scorse settimane, hanno inviato all’attenzione del sindaco Leonardo Michelini e dell’assessore al Termalismo Antonio Delli Iaconi una lettera con cui chiedono che sia rivista la delibera.

La lettera porta in calce un centinaio di firme e al suo interno vengono etichettate come assurde le condizioni indicate dalla giunta. Viene definita come assurda l’idea di destinare il 70% della portata d’acqua concessa per l’alimentazione di vasche libere; il che porterebbe i costi relativi alla manutenzione del 100% degli impianti a gravare soltanto sul 30% delle utenze, con la conseguenza per l’eventuale aggiudicatario di dover applicare a questa esigua parte di utenza prezzi fuori mercato e in contrasto con le caratteristiche del sito che proprio il Comune riconosce di voler preservare e tutelare.

Non convince neanche l’intenzione della giunta di fissare come limite di emungimento dell’acqua in due litri al secondo. L’invito rivolto dai frequentatori è di rivedere i termini predisposti nella gara, sostenendo che mantenere la portata a 2 litri al secondo e chiedere che il 70% di questa venga utilizzato per delle pozze libere impedirebbe di fatto a chiunque di poter partecipare al bando, per l’impossibilità di garantire un’adeguata qualità dei servizi offerti e la costante e necessaria pulizia e igiene delle vasche.

Dal 2013 le terme del Bagnaccio sono gestite da un’associazione che, con il proprio intervento ha di fatto risanato e rivalorizzato l’area. La concessione biennale è scaduta i primi di agosto e poi è stata data una deroga fino a dicembre. Attraverso una tessera di 40 euro all’anno, pochi centesimi al giorno, è data la possibilità di usufruire di un’area attrezzata. Chi comunque intende fare soltanto il bagno può comunque accedere senza tesserarsi. A oggi si contano oltre 3mila iscrizioni per il 2015. La stessa associazione difficilmente deciderà di partecipare al bando se queste rimarranno le condizioni. Ma sembra difficile credere che altri imprenditori possano essere interessati. Attualmente l’associazione sta dando lavoro a sei persone, impegnate nella custodia e manutenzione dell’area.






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