ANNO 14 n° 111
Badini: ''In molti
guardano al centro''
Il nuovo movimento raccoglie
firme per tre proposte di legge
29/03/2015 - 03:01

di Roberto Pomi

VITERBO – Italia Unica in piazza, al Sacrario, per raccogliere firme su tre proposte di legge. Ieri e oggi gli uomini e le donne di questo nuovo soggetto politico, fondato dall’ex ministro Corrado Passera, hanno attivato un gazebo nei pressi del monumento ai caduti. Abbiamo intervistato uno dei principali volti locali di questo nuovo soggetto politico Simonetta Badini.

Qual è la situazione nel Viterbese di Italia Unica?

''Abbiamo costituito un gruppo attivo sul territorio il 27 settembre scorso e stiamo lavorando alla costruzione territoriale del partito. C’è un primo nucleo, dove i nomi più noti sono quello di Angelo Cardarelli, Gaetano Alaimo e Paolo Corsi. Ma c’è tutto un movimento di simpatizzanti intorno e molto interesse intorno al progetto''.

Avete già definito un organigramma?

''Non ancora, siamo in una fase embrionale. Entro aprile andremo a definire bene la situazione''.

Dobbiamo aspettarci l’ingresso di figure note militanti in altre forze politiche?

''Posso dire che Italia Unica sta riscuotendo un interesse trasversale. Rappresentiamo un centro moderato e liberale, un’area popolare lontana dai populismi. Siamo distanti dalla politica di Matteo Salvini ma anche dal renzismo. Diversi guardano a questo spazio politico di centro e abbiamo contatti anche con amministratori del territorio. Ma è prematuro annunciare i nomi''.

Siete in piazza per raccogliere le firme su tre proposte di legge, di che si tratta?

''La prima punta a un sostegno a chi decide di mettere su famiglia. Proponiamo un bonus di 5mila euro netti all’anno che le famiglie ricevono per ogni figlio e fino al compimento dei cinque anni di età. Un buono per asili nido, servizi di cura e attività sportive. La seconda proposta riguarda invece un assegno premio per i cittadini che scelgono di pagare con sistemi elettronici, come bancomat e carte di credito. Italia Unica propone la restituzione del 50% dell’Iva. La terza invece è stata pensata per le imprese: dimezzamento dell’Ires (imposta sul reddito delle società), portandola dall’attuale 27,5% al 13,75%. Un modo per ridare ossigeno e nuovo slancio al sistema produttivo''.

Che messaggio volete lanciare per la Tuscia?

''Puntiamo a costruire qualcosa di positivo per il territorio. Una terra che paga un deficit strutturale, che ha impedito lo sviluppo. Vogliamo lavorare, con idee e azioni concrete, per questo sviluppo. Puntando su temi di cui tanto si parla per poi fare poco. Mi riferisco alle terme e alla cultura''.






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