ANNO 14 n° 88
Autobus al posto dei treni, la Roma-Viterbo sempre meno ferrovia
Di 11 corse che partono dalla stazione di viale Trieste cinque sono effettuate su gomma. Intanto ogni giorno nuove cancellazioni
02/08/2019 - 02:30

 

VITERBO - Non chiamatela più ferrovia. Nei fatti la Roma - Civita Castellana – Viterbo, nel tratto extraurbano, si sta trasformando quasi in un servizio su gomma. Forse una esagerazione, ma basta guardare l’orario in vigore dal primo luglio al primo settembre per rendersi conto della metamorfosi. Di undici corse che dal capoluogo partono in direzione della capitale, quasi la metà sono oggi effettuate tramite autobus. E secondo il comitato pendolari questo è solo l'inizio: ''Viste le limitazione sulla linea dovute alle nuove regole sulla sicurezza, all'apertura delle scuole le navette aumenteranno ancora di più rispetto ai convogli''.

Un treno, un autobus, un treno, un autobus. E così via per tutta la giornata, a iniziare dal primo convoglio che parte alle 4.50 del mattino, fino all’ultimo, quello delle 20.01. I calcoli sono presto fatti: sei le corse sui binari, 5 quelle effettuate tramite pullman. Ma di queste nessuna arriva effettivamente fino alla stazione di piazzale Flaminio: due si fermano a Catalano, due a Civita Castellana, una a Vignanello.

Se da una parte il ricorso alle navette è servito a tamponare il taglio di 22 corse scattato all’inizio dell’estate – e questo solo dopo le proteste dei pendolari, perché in realtà non era neanche previsto un servizio sostitutivo –, dall’altra parte il ricorso a questo escamotage rappresenta meglio di ogni altra cosa lo stato di decadenza della Roma Nord. A cosa serve infatti una ferrovia, se poi per spostarsi bisogna usare l’autobus?

“La situazione – spiega Fabrizio Bonanni, presidente e portavoce del Comitato pendolari della Ferrovia Roma nord – in realtà è più grave di quanto appaia leggendo gli orari. Come ormai noto, tantissime corse sono state cancellate. Ma quello che ogni giorno, quasi senza preavviso, tante altre vengono soppresse senza nessuna giustificazione apparente. Nell’arco delle ultime 24 ore per esempio sono state cancellate quattro corse extraurbane. Di altri treni, invece, è come se si sia persa ogni traccia”.

Continua Bonanni: “La sensazione, in vista della riapertura delle scuole, è che almeno nel tratto Montebello-Viterbo, dopo l’entrata in vigore delle nuove normative sulla sicurezza, non ci siano più i margini per ripristinare il servizio come era con il precedente orario invernale. Più di questi treni – temo - su una infrastruttura monobinario cadenzata come adesso non possono circolare. Per cui credo che si andrà ad aumentare sempre più il servizio sostitutivo su gomma a scapito di quello sui binari. In alternativa, chi potrà si sposterà con la macchina, congestionando ancora di più il traffico’’.

Se ne saprà di più verso la fine di agosto e l’inizio di settembre, quando Atac dovrà presentare il nuovo orario alla Regione.





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