ANNO 14 n° 117
Augusto Fantozzi e ''la nuova cupola''
Finito nell'inchiesta sui concorsi truccati si dichiara estraneo ai fatti
26/09/2017 - 07:12

SORIANO NEL CIMINO -  Creare una ''nuova cupola'', in modo che le abilitazioni non venissero gestite direttamente dai singoli commissari ma da un ''gruppo di garanzia'' formato da ''persone di buona volontà''. 

Sarebbe stata questa l'idea lanciata dall'ex ministro Augusto Fantozzi, originario di Soriano nel Cimino, a un gruppo di docenti di diritto tributario durante una cena in un ristorante romano nel 2014. Lo riporta Il secolo XIX. Secondo le carte nelle mani della procura di Firenze, Fantozzi - rettore dell’Università degli Studi ''Giustino Fortunato'' di Benevento dove ricopre anche la carica di professore ordinario di diritto tributario - avrebbe contestato ai colleghi i metodi con cui venivano decise nomine, abilitazioni e cattedre all'interno delle università. 

Da quanto emerge dall'inchiesta, denominata ''Chiamata alle armi'', i futuri docenti venivano decisi di volta in volta dai ''cartelli'' di luminari in base al numero di associati dentro le commissioni. Per Fantozzi - intercettato durante la cena - occorreva una regola per la gestione dei concorsi futuri. Nel mirino degli inquirenti sono finite due associazioni nazionali che radunano i docenti di Diritto Tributario: Sstd e Aipdt. I pm della procura di Firenze hanno chiesto per Fantozzi l’interdizione dall'insegnamento e il gip, Antonio Pezzuti, si è riservato la decisione in base all’esito dell’interrogatorio, che verrà fissato nei prossimi giorni.

''Il professore è completamente e indubitabilmente estraneo ai fatti in contestazione in primo luogo perché era già andato in pensione all'epoca degli avvenimenti oggetto di indagine. La sua integrità è altresì testimoniata da una limpida e unanimemente apprezzata carriera accademica'', ha dichiarato il suo difensore Antonio D'Avirro. ''Il professore - ha affermato l'avvocato - sarà lieto di fornire tutti i chiarimenti necessari nell'incontro con i magistrati, che auspica possa avvenire il prima possibile''.

L'inchiesta ''Chiamata alle armi''

L’inchiesta ha avuto il suo epilogo ieri mattina quando le Fiamme Gialle hanno eseguito 29 provvedimenti cautelari personali nei confronti di docenti universitari (7 agli arresti domiciliari e 22 interdetti allo svolgimento delle funzioni di professore universitario e di quelle connesse ad ogni altro incarico assegnato in ambito accademico per la durata di 12 mesi) per reati di corruzione e più di 150 perquisizioni domiciliari presso uffici pubblici, abitazioni private e studi professionali.

Le misure coercitive sono state disposte dal giudice per le indagini preliminari Angelo Antonio Pezzuti su richiesta della procura fiorentina diretta dal procuratore capo, Giuseppe Creazzo, a seguito di articolate indagini svolte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze coordinate dai pm Luca Turco e Paolo Barlucchi.

L’inchiesta ha preso le mosse dal tentativo di alcuni professori universitari di indurre un ricercatore universitario, Jezzi Philip Laroma, candidato al concorso per l’abilitazione scientifica nazionale all'insegnamento nel settore del ''diritto tributario'', a ''ritirare'' la propria domanda, allo scopo di favorire un terzo soggetto in possesso di un profilo curriculare notevolmente inferiore, promettendogli che si sarebbero adoperati con la competente Commissione giudicatrice per la sua abilitazione in una successiva tornata.

Gli approfondimenti investigativi avrebbero portato alla luce presunti sistematici accordi corruttivi tra numerosi professori di diritto tributario - alcuni dei quali pubblici ufficiali in quanto componenti di diverse commissioni nazionali (nominate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per le procedure di abilitazione scientifica nazionale all'insegnamento nel settore scientifico diritto tributario – finalizzati a rilasciare le citate abilitazioni secondo logiche di spartizione territoriale e di reciproci scambi di favori, con valutazioni non basate su criteri meritocratici bensì orientate a soddisfare interessi personali, professionali o associativi.

I sette arrestati

Guglielmo Fransoni, tributarista dello studio Russo di Firenze e professore a Foggia, Fabrizio Amatucci, professore di Napoli, Giuseppe Zizzo, dell’università Carlo Cattaneo di Castellanza (Varese), Alessandro Giovannini, dell’università di Siena, Giuseppe Maria Cipolla, dell’università di Cassino, Adriano Di Pietro, dell’università di Bologna, Valerio Ficari, ordinario a Sassari e supplente a Tor Vergata a Roma.

I ventidue interdetti

Massimo Basilavecchia dell’Università Luiss di Roma, Mauro Beghin dell’Università di Padova, Pietro Boria della Sapienza di Roma, Andrea Carinci dell’Università di Bologna, Andrea Colli Vignarelli dell’Università di Messina, Roberto Cordeiro Guerra, ordinario di diritto tributario a Firenze e nel cda di Starhotels, Giangiacomo D’Angelo dell’Università di Bologna, Lorenzo Del Federico dell’Università di Chiati, Eugenio Della Valle dell’Università Sapienza di Roma, Maria Cecilia Fregni dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Marco Greggi dell’Università di Ferrara e consulente ufficiale della commissione tributaria regionale dell’Emilia Romagna nonché docente presso la Scuola superiore della Magistratura, Giuseppe Marino dell’Università di Milano, delegato di Confindustria presso l’Ocse, Daniela Mazzagreco dell’Università di Palermo, Francesco Padovani dell’Università di Pisa, Maria Concetta Parlato dell’Università di Palermo, Paolo Puri dell’Università del Sannio, Livia Salvini della Luiss Guido Carli di Roma, Salvatore Sammartino dell’Università di Palermo, Pietro Selicato della Sapienza di Roma, Thomas Tassani dell’Università di Bologna, Loris Tosi dell’Università di Venezia Ca’ Foscari, Francesco Tundo dell’Università di Bologna.

I docenti per i quali il gip si è riservato la valutazione dell’interdizione all’esito dell’interrogatorio

Augusto Fantozzi, ex ministro e dal 2009 rettore dell’Università ''Giustino Fortunato'' di Benevento, Andrea Fedele, Giovanni Eugenio Marongiu - ex sottosegretario del primo governo Prodi -, Andrea Parlato, Pasquale Russo, Francesco Tesauro, Carlos Maria Lopez Espadafor.

I docenti indagati per i quali il gip ha rigettato la richiesta di misure cautelari

Roberta Giuseppina Antonietta Alfano, Angelo Contrino, Manlio Ingrosso, Giuseppe Marini, Andrea Mondini, Maria Pia Nastri, Giovanan Petrillo, Claudio Sacchetto.






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