ANNO 14 n° 110
Attilio Manca, il giallo finisce alla Camera
Ieri la presentazione del libr
''Le vene violate'' di Luciano Armeli
01/10/2013 - 04:00

VITERBO - 'Le vene violate. Dialogo con un urologo siciliano ucciso non solo dalla mafia'. E’ questo il titolo del libro di Luciano Armeli Iapichino presentato ieri nella sala del refettorio della Camera dei Deputati.

Un “dialogo” immaginario e appassionato che l’autore trae dagli atti giudiziari, dalle poesie di Attilio, dalle interviste con i genitori, col fratello, con la prima fidanzata, con il professore di liceo, con alcuni amici. “Anch’io ho ascoltato questa storia in silenzio”, scrive Luciano Armeli, “qualche anno fa, insieme con i miei alunni. In una calda mattina di fine maggio e una luce intensa di primavera, con i ragazzi già in festa per l’estate alle porte. Quel giorno ha cambiato la mia vita”.

Dal volume di Armeli esce fuori il ritratto di un liceale brillante che traduce senza vocabolario i testi greci e latini, di un universitario che si rivela di una spanna superiore agli stessi docenti, di un valentissimo medico considerato “l’allievo più brillante” del professor Gerardo Ronzoni, una delle massime autorità nel settore dell’urologia nazionale e internazionale.

A quasi dieci anni dalla morte, la morte dell’urologo siciliano Attilio Manca fa ancora discutere tant’è che, il 17 settembre scorso, quarantuno senatori della Repubblica avevano presentato un’interrogazione al ministero della Giustizia, chiedendo un'ispezione nella procura viterbese. Che, dal canto suo, ha sempre sostenuto la tesi del suicidio. “Zero elementi che facciano ipotizzare l’omicidio di stampo mafioso”.

Ma la famiglia Manca non si rassegna. “Mio figlio fu costretto ad operare il boss Bernardo Provenzano durante la sua latitanza. Era un testimone scomodo ed è stato eliminato”, mamma Angela ne è sempre stata convinta e non demorde. “Voglio giustizia e verità per mio figlio”.

Al momento resta una sola persona indagata per la morte dell'urologo: una donna romana che all'epoca avrebbe ceduto la droga ad Attilio.





Facebook Twitter Rss