ANNO 14 n° 111
Arsenico acqua,
128mila abitanti
della Tuscia a rischio
Interrogazione del consigliere provinciale Bengasi Battisti
08/03/2012 - 13:15

Riceviamo e pubblichiamo:

Il 28 febbraio scorso si è tenuta a Roma un tavolo tecnico dove il Dirigente dell’Area Conservazione Qualità e Ambiente ha esposto ai Sindaci e ai rappresentanti dei soggetti Gestori lo scenario che si presenterà dal 1 gennaio 2013 in applicazione al D.L. 31/2001 sui limiti di Arsenico e Fluoruri nelle acque ad uso umano.

Già l’oggetto dell’invito era fortemente preoccupante in quanto richiamava il termine di “emergenza idro-potabile” e l’esposizione del Dirigente dell’area ha ulteriormente chiarito la estrema delicatezza della questione , invitando i presenti a considerare la data del 1 gennaio 2013 come inizio di un’emergenza idrica di tali proporzioni da affrontare con un Piano di emergenza per l’approvvigionamento idrico.

In particolare per la nostra Provincia i 28 Comuni ( 128.000 abitanti ) , in deroga per le concentrazioni di Arsenico e Fluoruri, dovranno alla data del 1 gennaio 2013 fornire acqua con concentrazioni di Arsenico e di Fluoruri entro i limiti previsti dalla norma.

Questo comporterà la necessità di fonti di approvvigionamento alternativo di acqua per qualunque consumo umano per 128.000 abitanti della nostra Provincia.

Il Dirigente ha escluso la possibilità di deroghe e pertanto ha sollecitato i presenti, tra cui la protezione civile, a prepararsi per l’eccezionale emergenza.

L’assenza dei rappresentanti delle istituzioni Regionali, in particolare del Presidente e dell’Assessore Regionale all’Ambiente è, per quanto mi riguarda, sintomatico di un’assenza di un piano straordinario per l’abbattimento degli elementi estremamente nocivi alla salute dei Cittadini e da troppo tempo ingiustamente tollerati.

In considerazione di quanto esposto è evidente la previsione di un emergenza idrica di proporzioni inaccettabili : 128.00 abitanti dal gennaio 2013 dovranno avere fonti di approvvigionamento alternativo per tutti i consumi di acqua a scopo umano.

Chiedo al Presidente della Provincia e All’Assessore all’Ambiente cosa stiano facendo per affrontare lo scenario di emergenza idrica dal gennaio 2013, sollecitandoli ad attivarsi a garanzia della tutela della salute e dell’ordine pubblico.

Invito tutti i Sindaci interessati a farsi carico, in qualità di primi responsabili della tutela della salute e dell’ordine pubblico, a intraprendere le azioni necessarie per affrontare la delicata questione i cui riflessi ricadrebbero inevitabilmente e principalmente sulle amministrazioni locali.

Bengasi Battisti

Consigliere Provinciale






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