ANNO 14 n° 110
Arsenico - L'Europa deroga a 20 microgrammi
Per 24 comuni emergenza rientrata. Restano ''fuorilegge'' in 9
25/03/2011 - 17:13

La Commissione Europea ha concesso la deroga chiesta dalla Regione Lazio riguardante la concentrazione di arsenico nell’acqua potabile. Da oggi fino al 31 dicembre 2012 il livello concesso passa dai 10 microgrammi a litro a 20.

Per i 24 comuni della Tuscia inseriti nella seconda fascia di rischio arsenico (tra 10 e 20 microgrammi per litro) l’emergenza quindi è rientrata. Tra questi si inserisce anche Nepi, dove era stato rilevato un livello di arsenico pari a 51 microgrammi a litro, livello però stabilizzato ai 20, grazie all’installazione di un impianto dearsenificante alla fonte Varano.

Secondo il documento della Commissione Europea la deroga è stata accettata in quanto non sussistono rischi sanitari e ambientali, con la sola accortezza di non far bere l’acqua ai bambini fino a 3 anni.

La notizia è stata resa nota da sindaco Marini: “Con questa decisione adottata dalla Commissione Europea mi auguro che la popolazione viterbese possa ora tranquillizzarsi. Sulla base di questa attendiamo la deroga da parte della Regione Lazio che riconosca il nuovo parametro tollerabile concesso - continua il sindaco – ringrazio il vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani per l’nteressamento a questa problematica e al territorio viterbese”.

Su 33 comuni interessati dal problema arsenico solo 9 quindi restano fuori legge: Capranica con 42, Carbognano con 30, Castel Sant’Elia, Civita Castellana che va da 19 a 49, Farnese con una media di 26, Ronciglione con un minimo di 28 a un massimo di 32, Sutri che, a seconda della zona, oscilla tra i 16 ai 40, Vetralla compresa tra i 20 e 48 e Villa San Giovanni in Tuscia con 22.

A questi si aggiunge Viterbo nella frazione Carcarelle, dove è stato registrato un picco di 40 microgrammi per litro, Tobia, San Martino al Cimino (zona piazza Doria Pamphilji e strada Erodiano).





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